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FINTA BOMBA CONTRO SINDACALISTA

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ARRESTATI DALLA POLIZIA

Personale della Squadra Mobile di Chieti ha dato esecuzione a 3 misure cautelari disposte dal GIP presso il Tribunale dell'Aquila, Dott. Giuseppe Romano Gargarella - su richiesta della Procura Distrettuale dell'Aquila - a carico di tre indagati residenti a Francavilla al mare e Pescara. Si tratta di D. N., 32enne di Francavilla Al Mare, D. C., 21 enne di Guardiagrele ma residente a Francavilla, e V. D. S., 30enne pescarese. L'indagine è nata nella primavera scorsa quando, nella notte tra il 20 ed il 21 marzo, una telefonata anonima al 112 avvisava che a Francavilla al Mare davanti l'abitazione di Raffaele Bonanni (all'epoca Segretario generale della CISL) era stata posizionata una bomba. L'immediato intervento degli artificieri dei Carabinieri aveva permesso di neutralizzare il pacco sospetto, dell'apparenza di un ordigno rudimentale composto da un contenitore in plastica tenuto insieme con del nastro isolante ad un involucro pieno di bulloni dal quale fuoriusciva filo elettrico, poi risultato privo di carica esplosiva. La telefonata anonima, fatta ascoltare ad un militare profondo conoscitore del territorio, permetteva di identificare N. come colui che, sotto falso nome, aveva avvisato dell'esistenza di "una bomba" davanti l'abitazione "del politico". N. era una vecchia conoscenza della Squadra Mobile che, nel gennaio 2013, in una operazione congiunta con i Carabinieri di Chieti, lo aveva arrestato perché trovato in possesso di alcune pistole ed una famigerata mitraglietta Skorpion. Indagando su di lui, sotto la guida della Procuratore Distrettuale Fausto Cardella e del sostituto procuratore Antonietta Picardi, gli investigatori della Polizia teatina hanno ricostruito l'accaduto scoprendo che il N. era stato aiutato da D. C., giovane pregiudicato del posto con una passione comune per le armi e per la costruzione di ordigni esplosivi. Nel corso di una perquisizione operata nel luglio scorso, gli investigatori hanno sequestrato altre armi al N. (due pistole ed un fucile, oltre a numerose munizioni) e trovato nel pc del C. le istruzioni per la costruzione di ordigni artigianali, anche utilizzando napalm. Le numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno svelato l'attenzione ossessiva del N. e della moglie V. D. S. nei confronti del Bonanni, di cui veniva attentamente studiata la presenza a Francavilla Al Mare monitorando i movimenti della scorta al seguito del sindacalista. Grazie alle microspie installate nell'auto del N. è stato scoperto che lui ed il C., in almeno un'occasione, hanno "pattugliato" le strade di Francavilla Al Mare alla ricerca di persone di colore alle quali sparare con una pistola soft air in modo indiscriminato per solo odio razziale. E' stata attentamente monitorata anche l'attività sui social network, ed in particolare su Facebook dove il N. ha in uso un profilo dall'inquietante nome "Davide Al Zarqawi" Le attività hanno permesso di scoprire altri reati commessi dal C., che è stato arrestato anche per aver estorto denaro ai propri familiari e per aver indotto alla prostituzione una ragazza minorenne, evento sventato dall'intervento tempestivo della Polizia. Inoltre, è stato scoperto un giro di spaccio di stupefacenti ed altri reati commessi dagli indagati (furti, danneggiamenti, incendi ed altro) sul quale sono ancora in corso indagini. Per N, e C. è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per la D. S., che ha una figlia in tenera età, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
21/10/2014
(modificato il 22/10/2014)

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