Operazione della Squadra Mobile
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha tratto in arresto il 42enne Gentile Vittorio, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha dato esecuzione ad un cumulo di pene irrogate al Gentile da sentenze ormai definitive.
I provvedimenti giudiziari, messi in atto dagli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro, definiscono varie vicende giudiziarie in cui il Gentile figurava come imputato, facendo luce, tra l’altro, su un episodio di usura ed estorsione che ha visto vittima un imprenditore del capoluogo. Questi, alla ricerca di denaro in prestito, trovò credito presso il Gentile ed un suo complice, pagandone a caro prezzo gli interessi, fino a subire minacce di ritorsioni personali qualora non avesse corrisposto quanto il suo taglieggiatore pretendeva.
Conseguentemente alle minacce patite, l’imprenditore si risolse alla Squadra Mobile, che raccoltane la denuncia, diede corso a serrate indagini individuando i responsabili nel Gentile e in un altro complice.
All’usura e all’estorsione si aggiunge lo spaccio di droga, anzitutto cocaina, di cui il Gentile è riconosciuto colpevole a più riprese.
Per questi fatti, risalenti agli anni tra il 2003 e il 2004, Gentile ha già varcato le soglie del carcere, scontando un lungo periodo di custodia cautelare, da pochi mesi commutata in detenzione domiciliare. Fino alla giornata del 10 maggio, quando le porte dell’istituto penitenziario di Catanzaro Siano si sono di nuovo aperte per lui, che dovrà scontarvi un residuo di 4 anni circa di reclusione.