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Tentato duplice omicidio nel Vibonese del 2008

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La Squadra Mobile individua i responsabili

La tenacia e la professionalità degli investigatori della Polizia di Stato hanno permesso di conseguire un altro importante risultato che colpisce la trama 'ndranghetistica del vibonese.

Le attività di indagine, illustrate stamane nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Questore di Catanzaro Dr. Vincenzo Carella, hanno permesso di far luce su un efferato fatto di sangue verificatosi qualche tempo addietro nel vibonese, ad opera di esponenti di spicco dell'associazione mafiosa del clan Mancuso di Limbadi.

In particolare le investigazioni, hanno consentito di accertare che il duplice tentato omicidio del maggio 2008, consumato nei confronti di una donna e suo figlio, era maturato in un contrasto sorto all'interno delle fazioni della medesima consorteria criminale.
Le vittime, appartenenti ad una di tali fazioni, per mera fatalità rimasero in vita, nonostante i killer avessero utilizzato un'arma micidiale quale è il kalashnikov oltre ad una pistola.

Responsabili dell'attentato omicida sono ritenuti Mancuso Pantaleone classe 1961 di Limbadi, alias "L'Ingegnere" e Mancuso Giuseppe Salvatore classe 1989 di Vibo Valentia, già detenuto, figlio del citato Mancuso Pantaleone, colpiti dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. Distrettuale su proposta della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, eseguita nelle prime ore di stamani dalla Squadra Mobile di Catanzaro, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia.

Ai due viene inoltre contestato il reato di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, anche da guerra e spari in luogo pubblico, in concorso. Reati aggravati in quanto commessi con metodo mafioso ed al fine di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa del clan Mancuso di Limbadi, della quale Mancuso Pantaleone risulta essere cugino dell'omonimo detto "Scarpuni".

La notifica a carico di Mancuso Giuseppe Salvatore è stata effettuata presso la Casa Circondariale di Voghera, dove lo stesso è detenuto per altra causa, mentre sono in corso ulteriori attività di ricerca di Mancuso Pantaleone, irreperibile dallo scorso mese di febbraio.

Determinanti, ai fini delle indagini e del conseguente provvedimento cautelare dell'Autorità Giudiziaria, sono state anche le preziose dichiarazioni di una donna ex moglie di uno dei Mancuso.


03/04/2014

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