Operazione della Squadra Volante
Nelle prime ora della mattinata, a seguito di una segnalazione alla Sala Operativa da parte di un cittadino che aveva notato un movimento sospetto
presso un magazzino sito in Piazza Falletti, personale della Polizia di Stato si portava immediatamente sul posto, alla ricerca delle persone
sospettate di aver portato via dagli stessi magazzini alcuni ingranaggi di ferro della vecchia funicolare.
L'area ed il magazzino interessato dal furto, di proprietà del Comune di Catanzaro, vengono utilizzati come deposito di macchinari che
avrebbero un importante valore storico per la città.
Contemporaneamente, altri due pattuglie, si portavano in una zona periferica ai margini di Catanzaro presso una azienda operante nel campo della
raccolta e smaltimento materiali ferrosi. Sul posto, veniva notata la presenza dell'autovettura segnalata, e vicino ad essa i due giovani
corrispondenti alle descrizioni fornite che, prontamente, venivano bloccati ed identificati in Bagnato Andrea classe '81 e Corapi Domenico classe
'87, catanzaresi, entrambi pregiudicati.
I due giovani sentiti in merito, riferivano di aver prelevato del materiale ferroso da un prato nel pressi della stazione ferroviaria sita in
Piazza Falletti.
Gli Agenti apprendevano che i due erano arrivati poco prima, ed avevano scaricato dall'autovettura del materiale ferroso consistente in vari
ingranaggi meccanici, per il quale gli era stata rilasciata dalla suddetta azienda la ricevuta di presa in carico del materiale utile al fine di
poter poi riscuotere quanto dovuto in base al peso del ferro consegnato, equivaleva a 470 kg per un valore in euro di 75,00.
La ricevuta veniva sottoposta a sequestro, unitamente all'autovettura utilizzata per perpetrare il furto.
Il Bagnato ed il Corapi venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura e tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso e
sottoposti a rilievi dattiloscopici da parte del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, dai quali risultava che il Corapi era stato
colpito da un provvedimento di rintraccio emesso dalla Questura di Padova per l'effettuazione di una notifica per un ordine di esecuzione per la
carcerazione e decreto di sospensione del medesimo per una pena di mesi 8 e giorni 20, che gli veniva debitamente notificato.
Dell'avvenuto arresto tempestivamente veniva data notizia al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, il quale disponeva che
i due arrestati venissero temporaneamente sottoposti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa dell'udienza di convalida, ed
autorizzava la restituzione della refurtiva al Comune di Catanzaro.