Il risultato dell’indagine condotta dal Commissariato di Lamezia Terme
Questa mattina gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia hanno eseguito un sequestro di beni a carico di Sergio Ugo Roberto Greco, 56 anni, lametino, attualmente detenuto dopo l'operazione denominata "Disinnesco", nell'ambito della quale nell'ottobre dello scorso anno la Polizia aveva eseguito sette arresti nei confronti di pregiudicati lametini ritenuti responsabili a vario titolo di "fabbricazione, detenzione e porto in concorso di due ordigni esplosivi di micidiale potenza", sequestrati mentre venivano trasportati sul luogo dove dovevano essere collocati nei pressi dell'abitazione di un pregiudicato di Lamezia Terme.
Le indagini di tipo tecnico coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme avevano consentito di scoprire come il capo del gruppo criminale, Sergio Ugo Roberto Greco, aveva intenzione d'intimidire un pregiudicato di Lamezia. Le indagini della Polizia avrebbero così interrotto i propositi criminosi di Greco, il quale, inoltre, è stato raggiunto da una successiva ordinanza di custodia cautelare per usura.
Dopo gli arresti le indagini non si sono fermate e su disposizione della stessa Procura della Repubblica di Lamezia Terme sono state effettuate indagini patrimoniali mirate, da questa è risultato evidente che Greco ed i suoi familiari avevano la disponibilità di beni immobili e di autovetture non giustificabili con i redditi dichiarati e, pertanto, presumibilmente frutto delle attività delinquenziali del suo gruppo.
Il Tribunale di Catanzaro, accolta la proposta del sequestro preventivo in via d'urgenza avanzata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di circa un milione di euro, tutti nella disponibilità di G.S. e consistenti in: sette immobili, un terreno e un'impresa di autolavaggio, tutti siti in Lamezia Terme, nonché 6 autovetture.