Operazione congiunta della Squadra Mobile di Catanzaro e di Vibo Valentia
Nella mattinata di ieri, personale della locale Squadra Mobile, unitamente a personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia, ha proceduto
all'arresto del latitante Ascone Salvatore nato a Limbadi (VV) l'11/9/1966, alias "U Pinnularu" resosi irreperibile dal mese di luglio 2013,
all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 65 soggetti ritenuti affiliati alla cosca GIAMPA' di Lamezia Terme
(CZ), nell'ambito dell'operazione "PERSEO".
A seguito delle attività investigative avviate nell'immediatezza alla mancata esecuzione ed implementate successivamente all'emissione del
provvedimento di latitanza da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha coordinato le attività di indagine da parte
dei menzionati uffici investigativi, la Polizia di Stato ha rintracciato il citato Ascone nelle adiacenze della propria abitazione in Limbadi, in
un locale adibito a stalla.
Una meticolosa ed impegnativa cinturazione di una vasta zona del comune di Limbadi, da parte degli uomini delle Squadre Mobili di Vibo Valentia e
Catanzaro, permetteva quindi di verificare la presenza del catturando che si nascondeva in una delle pertinenze alle diverse proprietà
immobiliari, nella disponibilità dei suoi familiari.
Dalle risultanze investigative, l'Ascone risulta essere soggetto vicino alla cosca Mancuso di Limbadi e sicura fonte di approvvigionamento di
ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti per gli esponenti di vertice della cosca Giampa' di Lamezia Terme (CZ), quali il capo cosca Giampa'
Giuseppe e il sodale Cappello Saverio, attualmente entrambi collaboratori di giustizia.
Nel provvedimento cautelare, infatti, ad Ascone viene contestato di aver detenuto e successivamente ceduto, in plurime occasioni, sostanza
stupefacente del tipo cocaina per un quantitativo complessivo di circa 26 kg al menzionato gruppo criminale.
La cosca GIAMPA' acquisita la sostanza stupefacente provvedeva, successivamente, allo smercio nell'intero comprensorio di Lamezia Terme con
l'introito di rilevanti illeciti guadagni che riutilizzava per l'acquisto di armi e mezzi per le azioni omicidiarie, nonché per la
retribuzione stessa degli affiliati e la compera di altre sostanze stupefacenti da destinare allo spaccio; circostanza quest'ultima che consentiva
la contestazione all'Ascone anche dell'aggravante della metodologia mafiosa all'attività illecita posta in essere.
Dopo le formalità di rito l'arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia a disposizione dell'A.G.
procedente.