tre vicende diverse con un drammatico comune denominatore: violenza contro le donne
Tre storie diverse con un unico drammatico comune denominatore: la violenza contro le donne, mogli o compagne di vita, a motivazione dei provvedimenti delle misure restrittive eseguiti da Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lamezia Terme.
Una delle ordinanze di applicazione degli arresti domiciliari per stalking disposta dall'A.G. ha riguardato M.D. quarantenne lametino. Lo stesso soggetto, per reiterati atti persecutori compiuti nei confronti della moglie e delle figlie, da novembre 2013 era già stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime, ma all'inizio 2014 si era reso responsabile di un episodio di violenza nei confronti della figlia , incontrata per strada. Dall'informativa redatta dai poliziotti scaturiva il provvedimento di aggravamento della misura cautelare.
La seconda ordinanza è stata emessa nei confronti di T.D. cinquantenne lametino , che da quattro mesi già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie o dalle figlie , in violazione dei provvedimenti assunti nei suoi confronti, continuava a cercare di contattarle , anche portandosi sotto casa e citofonando, contravvenendo ripetutamente alle prescrizioni impostegli dalla misura cautelare. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha richiesto al G.I.P. la misura del divieto di dimora in Lamezia Terme, che è stata eseguita dagli uomini del Commissariato nella giornata di ieri.
Nella terza vicenda, invece, l'interessato è un giovane F.C. lametino di 23 anni , ricercato perché colpito da ordinanza degli arresti domiciliari per fatti avvenuti lo scorso anno in Milano, che è stato rintracciato dagli Agenti del Commissariato di Lamezia.
Il giovane avrebbe aiutato il fratello in un vero e proprio agguato nei confronti di un altro ragazzo "colpevole" di frequentare la ex fidanzata del fratello. Al povero malcapitato venivano provocate lesioni gravissime e lo sfregio permanente al viso, perché sorpreso in tenere effusioni con la donna, sottoposta da mesi a continui pedinamenti, telefonate e sms. In particolare il fratello di F.C. nel corso della colluttazione, una volta immobilizzato il ragazzo, con un morso gli avrebbe asportato una porzione di un orecchio.