La Polizia di Stato esegue 20 misure cautelari
Nelle prime ore di oggi la Squadra Mobile di Catanzaro ed il Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catanzaro e della Procura di Lamezia Terme hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dai G.I.P. dei rispetti Tribunali a carico di 20 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale.
Le indagini, dirette per la Procura di Catanzaro dal Procuratore Capo Nicola GRATTERI, dal Procuratore Aggiunto Vincenzo CAPOMOLLA e dai Sostituti Procuratori Elio ROMANO e Corrado CUBELLOTTI e per la Procura di Lamezia Terme dal Procuratore Salvatore CURCIO e dal Sostituto Procuratore Marica BRUCCI, hanno preso avvio dalla individuazione di una discarica abusiva, sita in località “Bagni” a Lamezia Terme, dove alcuni autocarri si recavano per sversare rifiuti, formalmente destinati ad essere stoccati presso siti autorizzati del Nord Italia, ma di fatto inutilizzati.
La conseguente attività investigativa, supportata anche da attività tecniche di intercettazione, ha fatto emergere l’esistenza di un vero e proprio sistema criminale organizzato, diretto da BOVA Maurizio e ROMANELLO Angelo, i quali, attraverso la costituzione ed il controllo di fatto della “ECO LO.DA” con sede in Gizzeria (CZ) e la “CRM”, con sede a Dozza (BO), entrambe destinatarie di un provvedimento di sequestro preventivo, gestivano in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti, che sono stati sversati sia all’interno della discarica abusiva di località Bagni, sia presso un ulteriore sito individuato in località San Sidero a Lamezia Terme, prossimi ad alcuni corsi d’acqua che attraversano il territorio Lametino.
Gli accertamenti e le analisi a suo tempo svolti presso i siti individuati avevano permesso di rilevare la presenza anche di rifiuti classificabili come speciali e pericolosi, in particolare farmaci smaltiti attraverso gli indagati da una società campana e provenienti da quella regione.
I provvedimenti restrittivi, eseguiti in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano, Varese, Como, Torino, Bologna, Salerno, Benevento, hanno riguardato i seguenti soggetti:
BOVA Maurizio Antonio, cl. ‘78, custodia cautelare in carcere;
ROMANELLO Angelo, cl. ’84, custodia cautelare in carcere;
VILLELLA Assunta, cl. 74, custodia cautelare in carcere;
PARISI Giuseppe, cl. 73, custodia cautelare in carcere;
LIPAROTA Giuseppe, cl. ‘59, custodia cautelare in carcere;
LIPAROTA Gianfranco, cl. 84, custodia cautelare in carcere;
LIPAROTA Felice Antonio, cl. ‘83, custodia cautelare in carcere;
GABRIELE Felice, classe ‘63, custodia cautelare in carcere;
SACCO Domenico Antonio, cl. ‘94, Arresti Domiciliari;
PARISI Sarina, cl. 61, Arresti Domiciliari;
PARISI Francesco, cl. 71, Arresti Domiciliari;
IMPARATO Michelina, cl ’70, Arresti Domiciliari;
MOLINARI Matteo, cl. ‘83, Arresti Domiciliari;
GABRIELE Pasquale, cl. 91, arresti domiciliari;
LETO Giuseppe, cl. 58, arresti domiciliari;
BERNARDO Domenico, cl. 74, Obbligo di presentazione alla P.G.;
GALATI Tommaso, cl. 78, Obbligo di presentazione alla P.G.;
BENINCASA Ferdinando, cl. 77 Obbligo di presentazione alla P.G.
MANCUSO Angelo, cl. 61, Obbligo di presentazione alla P.G.
BATTIPAGLIA Gennaro, cl. 51, Obbligo di presentazione alla P.G.