Arrestato un cittadino di etnia Rom e denunciati altri tre minorenni per tentato furto veicolo in concorso
Nella tarda notte del 22 u.s., gli operatori della Squadra Volanti della Questura di Catanzaro alla guida del Vice Questore della Polizia di Stato Giacomo CIMARRUSTI hanno denunciato in stato di arresto alla competente A.G. un cittadino di etnia Rom A.F. di anni 24 e denunciato in stato di libertà alla competente A.G. altri tre cittadini minorenni anch’essi di etnia Rom B.A. di anni 17, B.S. e P.A. entrambi di anni 16.
Il fatto è avvenuto alle ore 04,30 circa del 22 u.s. quando una pattuglia della Polizia di Stato durante il normale controllo del territorio, veniva fermata da un uomo intento a fare jogging che segnalava la presenza di alcuni giovani sospetti, probabilmente di etnia rom, intenti ad armeggiare nei pressi di un furgone parcheggiato nell’area sottostante l’ascensore di Bellavista.
Gli operatori senza farsi notare, dopo aver lasciato l’autovettura di servizio in una zona poco distante, procedevano a piedi verso il luogo indicato ove si nascondevano dietro alcune autovetture. Udito un forte rumore riconducibile alla frantumazione dei cristalli di un finestrino, notavano un soggetto, subito riconosciuto per A.F., che peraltro era stato fermato circa due ore prima per un controllo di polizia, armeggiare sotto lo sterzo del furgone segnalato ove successivamente veniva rinvenuto il coperchio di copertura dei cavi di avviamento del veicolo. Nei pressi i suoi complici minorenni concorrevano al reato: P.A. poco distante a bordo di uno scooter risultato essere provento di furto fungeva da palo mentre B.S. e B.A. cooperavano nell’azione delittuosa, rimanendo a ridosso del veicolo.
Gli agenti, preso atto del delitto in fase di consumazione, decidevano d’intervenire, ne nasceva un inseguimento che si concludeva in questa via Cilea ove i tre venivano fermati grazie anche al pronto intervento di una seconda volante intervenuta sul posto.
I tre giovani, tutti con precedenti, venivano accompagnati presso gli Uffici della locale Questura per gli adempimenti del caso, il deferimento all’Autorità Giudiziaria e il successivo affido agli esercenti la potestà genitoriale. Per l’A.F. venivano disposti gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.