Non rispettare la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento fa scattare la misura più grave dell’arresto.
E’ quanto accaduto a T.P. classe ’80, ieri personale del Commissariato di P.S. Catanzaro Lido ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di T.P. classe ’80.
L’attività investigativa e il conseguente provvedimento della misura di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nasceva dalla querela sporta il 10 agosto u.s., dalla di lui compagna V.N. che ne denunciava le continue vessazioni, umiliazioni e maltrattamenti in famiglia sfociati a volte in alcuni episodi di violenza fisica tanto da dover ricorrere alle cure del locale nosocomio.
Considerata la gravità dei fatti esposti e nel rispetto dei tempi imposti dalla nuova disciplina introdotta con L. n. 69/2019, che all’epoca della presentazione della querela era in vigore da appena 24 ore, gli uomini del Commissariato di Catanzaro Lido alla guida del Commissario Capo Trotta Antonio pochi giorni dopo notificavano all’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare accompagnata dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.
La misura in atto non scoraggiava però l’uomo a porre in essere ripetute violazioni della stessa pedinando e minacciando la persona offesa che è stata costretta nuovamente a rivolgersi alla Polizia e ai Carabinieri ove sporgendo due ulteriori querele per le violazioni in parola l’ A.G. ne emetteva l’ordinanza che, in aggravamento della misura cautelare in atto, ne dispone la custodia cautelare in regime di arresti domiciliari a cui il T.G. è stato sottoposto da personale del Commissariato di Polizia di Catanzaro Lido.