Giovane di 31 anni, C.V. , di Soveria Mannelli (CZ) denunciato in stato di libertà per furto aggravato. Lo scorso 15 dicembre, nel corso di un servizio di vigilanza stradale, personale della Sezione Polizia Stradale di Catanzaro, intorno alle ore 04:10, sulla SS 280, nel comune di Marcellinara, ha notato un’autovettura in sosta sul margine destro della carreggiata, con a bordo una persona di sesso maschile. Alla vista degli operatori, il conducente ha cominciato a manifestare nervosismo ed agitazione, inducendo, quindi, gli Agenti a procedere ad un accurato controllo.
Considerato che a carico dello stesso sono risultati precedenti specifici in materia di furto, rapine e stupefacenti nonché, in atto, un obbligo di presentazione alla P.G., per due volte al giorno , poiché tratto in arresto da personale del Commissariato di Catanzaro Lido e della Squadra Volante, in data 26.11.2018 per un furto presso una rivendita di tabacchi, gli Agenti estendevano il controllo al veicolo e nel cofano posteriore rinvenivano una parrucca di colore nero, uno scalda collo, un paio di guanti, un cappello, nonché diversi oggetti adatti allo scasso.
Si rinvenivano, altresì, diversi articoli di tabaccheria, un braccialetto in acciaio, una carta di un libretto postale intestata ad una signora e due targhe (posteriore ed anteriore) di un autoveicolo.
Gli ulteriori accertamenti hanno, poi, permesso di verificare che gli oggetti rinvenuti erano stati asportati presso un Bar-Tabacchi ubicato di una stazione di servizio situata in Viale Europa di Catanzaro, mentre le targhe erano state asportate nella nottata da un autoveicolo.
Nel frattempo, infatti, personale della Squadra Volante della Questura, contattava il gestore dell’esercizio commerciale, il quale, nel confermare il patito furto, riferiva che ignoti avevano rotto il vetro della porta e si erano introdotti all’interno del punto vendita.
Dalla visione delle immagini delle telecamere installate all’interno del bar, si appurava che il furto era avvenuto ad opera di un individuo travisato da una parrucca indossante un giubbotto lungo con cappuccio, corrispondente a quello indossato dal soggetto fermato.
Sul posto, successivamente, è intervenuto personale della locale Polizia Scientifica che a seguito degli opportuni rilievi, rinveniva conficcati, nel vetro rotto della porta, due formazioni pilifere di colore nero appartenenti verosimilmente alla parrucca utilizzata dal C.V. per travisare il volto, ritrovata all’interno della macchina.
Dopo aver restituito la refurtiva ai legittimi, su disposizione del P.M. di turno, C.V. veniva denunciato in stato di libertà.