Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, dopo aver commesso l’ennesimo furto il 33enne catanzarese Folino Alessandro è stato rintracciato con ancora addosso la refurtiva e arrestato dagli Agenti della Squadra Volante.
Incurante del luogo affollato il Folino, introdottosi nella struttura Sanitaria della centralissima via Acri, fingendosi avventore del distributore automatico di alimenti e bevande, con un cacciavite abilmente ne sottraeva la gettoniera e rapidamente si allontanava dal luogo.
Tempestivamente, allertato dell’accaduto, è intervenuto personale della Squadra Volante, che constatato l’effrazione al distributore, ha avviato le ricerche del ladro.
Sulla scorta delle informazioni acquisite in particolare sulla descrizione del soggetto, i poliziotti hanno ritenuto essere persona nota alle forze dell’ordine, anche per numerosi episodi analoghi perpetuati con medesimo modus operandi.
Difatti nell’arco di mezz’ora circa il Folino è stato rintracciato, sulla via di casa, presso la Stazione Santa Maria delle Ferrovie della Calabria.
Alla vista degli Agenti ha tentato di nascondere all’interno di una pattumiera un oggetto, lo stesso poi immediatamente raccolto dai poliziotti che è risultato essere un cacciavite con la punta incurvata.
Nella tasca del giubbino indossato dal furfante sono state, invece, rinvenute diverse monete di vario taglio per un importo di 20,40 euro.
Condotto negli uffici della Questura, il Folino dichiarava il luogo dove aveva abbandonato e occultato la gettoniera trafugata dal distributore, che recuperata, veniva posta sotto sequestro unitamente al denaro rinvenuto e al cacciavite.
Considerata la pessima biografia di Folino Alessandro, che annovera diversi precedenti per stupefacenti, materia di armi, ma soprattutto numerose segnalazioni per reati contro il patrimonio, considerato che in atto è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte al giorno e per quanto commesso nell’ultimo episodio è stato arrestato per il reato di furto aggravato e sottoposto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ai domiciliari in attesa del procedimento per direttissima.