Nella serata di sabato 2 febbraio, personale dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, ha notificato e dato esecuzione ad ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a carico di un cittadino senegalese N. A. G., di 34 anni, domiciliato in un comune dell’interland del capoluogo.
Il N. A. G. con le reiterate condotte di violenza, minaccia e molestia, cagionava nei confronti di una giovane donna, a cui era legato da una precedentemente relazione affettiva, un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e di propri familiari, al punto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita.
La misura cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro D.ssa Francesca Pizii su richiesta del P.M. Dr. Corrado CUBELLOTTI, ha origine da una denuncia presentata presso l’ufficio denunce della Questura di Catanzaro dalla giovane e risalente allo scorso 23 dicembre.
L’evolversi della situazione, attentamente seguita e cristallizzata da personale investigativo della Polizia di Stato che ha eseguito i dovuti accertamenti su delega dell’Autorità Giudiziaria competente, ha consentito di dimostrare il crescendo degli atti persecutori ai danni della donna e di far emergere un quadro indiziario di assoluta gravità.
Plurimi, univoci e precisi gli elementi probatori raccolti, culminati con una serie di gravi minacce che hanno coinvolto in più circostanze non solo i familiari della vittima ma anche altre persone a lei vicine. Lei stessa, addirittura, per un periodo è stata costretta, per sottrarsi alle pressioni, a lasciare Catanzaro e rifugiarsi, all’insaputa dell’uomo, presso una sua amica in un altra cittadina calabrese.