Nelle prime ore della mattinata odierna personale della Polizia di Stato di Catanzaro con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Centrale” di Vibo Valentia, nell’ambito dell’operazione “The Jackal”, ha eseguito 6 misure cautelari a carico di altrettanti pregiudicati catanzaresi ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, porto e detenzione di armi, ricettazione, riciclaggio ed estorsione.
Le attività investigative condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dal Procuratore Aggiunto Dr Giovanni BombardieriI e dal P.M. Dr Vito Valerio, con la supervisione del Procuratore Capo Dr Nicola Gratteri, hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo di soggetti che si sono resi responsabili della consumazione di delitti in materia di armi, nonché di furti di ogni specie di beni, con particolare predilezione per le autovetture, destinate ad essere oggetto e strumento di pretese estorsive.
In tale contesto, è stata accertata la responsabilità di alcuni dei soggetti oggi colpiti dal provvedimento cautelare in ordine ad un episodio, risalente al dicembre del 2014, in cui i malviventi si introdussero in un’abitazione di Catanzaro, sottraendo numerose armi custodite dal proprietario in una cassaforte.
E’ emerso inoltre che gli indagati spesso costringevano i proprietari delle autovetture rubate a sborsare un “riscatto” per tornare in possesso del veicolo di cui erano stati spogliati, il c.d. “cavallo di ritorno”, e che gestivano un fiorente commercio di quanto rubato, che via via provvedevano a “piazzare” presso incauti o poco scrupolosi acquirenti.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati nella conferenza stampa che si è tenuta oggi alle ore 11.00, presso il Complesso Polifunzionale della Polizia di Stato della Questura di Catanzaro.
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