La sera di sabato scorso, nella centrale vai Acri di Catanzaro, un ragazzo 13enne è stato vittima di una rapina da parte di un giovane straniero il quale, con la scusa di chiedergli l’ora, gli strappava di mano lo smartphone e, per guadagnarsi la fuga, gli sferrava un calcio che lo faceva cadere.
Immediatamente, la Centrale Operativa della Questura inviava due pattuglie della Sezione Volanti che, prontamente intervenute, acquisivano le prime informazioni dal minore che descriveva l’autore della rapina e apprendevano, altresì, che mediante un’applicazione dello smartphone era possibile localizzarlo.
Quindi, si avviavano le ricerche del cellulare e, seguendo il tracciato della geo-localizzazione, i poliziotti giungevano nella zona di Viale Isonzo, dove notavano un giovane con atteggiamento sospetto, che bloccavano e identificavano per A.D., marocchino di 31 anni, trovandolo in possesso dello smartphone oggetto della rapina, che asseriva di avere acquistato poco prima da un suo connazionale.
Nel proseguo dell’attività di polizia, nel giro di qualche ora, gli Agenti rintracciavano quest’ultimo, C.E.A., marocchino di 19 anni.
Poiché era trascorsa la flagranza del reato, entrambi gli stranieri venivano denunciati a piede libero; in particolare, C.E.A., con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, per il reato di rapina, e A.D., con precedenti per reati contro la persona, per il reato di ricettazione.
Lo smartphone è stato restituito al legittimo proprietario, il ragazzo 13enne, che, condotto al locale Pronto Soccorso, ha ricevuto le cure del caso per le lesioni patite a seguito della caduta, giudicate guaribili in 5 giorni.
Catanzaro, 6 ottobre 2020