Una storia a lieto fine quella di qualche giorno fa per la signora Chiara che aveva dimenticato la borsa con i suoi effetti personali nella sala di attesa del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lamezia Terme.
Della borsa si erano perse le tracce ma, appena ricevuta la denuncia i poliziotti del Commissariato di P.S. in meno di tre ore hanno ricostruito l’intera vicenda rintracciando la persona che l’aveva prelevata e provvedendo alla restituzione alla proprietaria.
Un’attività info-investigativa condotta in “un lampo” da due Assistenti Capo Silvio e Nicolino che non hanno tralasciato ogni piccolo particolare : dalle immagini di una telecamera dell’impianto di videosorveglianza del triage del nosocomio all’identità delle persone transitate.
Quel pomeriggio le emergenze si erano susseguite senza sosta e tutti gli operatori del Pronto Soccorso avevano dovuto lavorare in un clima di estrema concitazione, come registrato anche dalle immagini della telecamera e, dalle quali è emerso che una signora che accompagnava una paziente, notata la borsa incustodita da un po’ di tempo, l’aveva prelevata ed era andata via.
E qui la professionalità ha determinato i poliziotti ad acquisire dagli operatori del pronto Soccorso ogni elemento utile. Quella paziente era stata successivamente trasportata e ricoverata presso l’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Presi gli opportuni contatti con tutte le accortezze per non turbare la paziente si è giunti ad avere nome e cognome della signora che l’aveva accompagnata al nosocomio di Lamezia Terme.
Nella banca dati dell’Anagrafe dei cittadini Lametini le omonimie sono tante, ma la tenacia investigativa ha permesso ai poliziotti di stringere il campo di ricerca e in breve a trovarsi dietro la porta della signora Raffaella (nome di fantasia) che aveva prelevato la borsa.
Dopo i primi attimi di incertezza, aperta la porta Raffaella ha riferito e comprovato le vere intenzioni del suo gesto: restituire la borsa e il suo contenuto alla proprietaria.
Difatti, aveva rintracciato Chiara su facebook e le aveva scritto un messaggio spiegando di aver preso la borsa perché incustodita e, prima che qualcun altro se ne appropriasse, l’aveva portata con sé con l’intenzione di restituirla con tutto il suo contenuto.
Presa in consegna la borsa i poliziotti hanno contattato la signora Chiara e negli Uffici del Commissariato hanno provveduto alla restituzione. Dinnanzi a loro Chiara ha consultato facebook ed effettivamente la signora Raffaella le aveva scritto il messaggio esibito ai poliziotti.
In sole tre ora circa il caso è stato risolto e la signora Chiara Macrì, docente di storia della Musica del Conservatorio Statale di Musica ha ringraziato il Questore, gli Assistenti Capo Silvio e Nicolino e la Polizia di Stato con queste parole:
"Gentilissima Dottoressa, Le scrivo con il cuore colmo di gratitudine verso Lei e le forze dell’ordine che rappresenta.
Ho avuto modo di apprezzare la passione, la profonda devozione e la generosità di alcuni Suoi uomini del Commissariato di Lamezia Terme. Il 27 febbraio mi trovavo in Pronto Soccorso per ragioni familiari e presa dalla situazione emotiva ho dimenticato la borsa sul sedile. Ritornata sul posto poco dopo l’accaduto, la borsa era sparita. Mi sono rivolta al personale sanitario che mi ha indirizzata al Vostro Commissariato. Li ho trovato, prima di tutto, una generosa accoglienza. L’Assistente Capo Silvio Zumpano si è messo a disposizione e dopo aver raccolto la mia denuncia, insieme all’Assistente Capo Nicolino Ferraro si sono adoperati per risolvere il caso. Poche ore dopo mi hanno chiamata e, con mia grande gioia e sorpresa, mi hanno convocato in commissariato dove ho ricevuto la borsa con tutto il contenuto. Era ora tarda e ho visto due persone che in un commissariato giustamente vuoto ancora si dedicavano alla loro missione sottraendo tempo alle loro famiglie.
Sono una cittadina che combatte ogni giorno nella sua vita familiare e professionale per portare alto il senso dello Stato e il rispetto delle Istituzioni nella nostra società che troppo spesso fa di tutto per demolire questi valori. Avere queste testimonianze e aver vissuto questa esperienza ha risvegliato in me l’orgoglio di essere Italiana.
Ringrazio Lei, la Polizia di Stato, gli Assistenti Capo Ferraro e Zumpano per portare ogni giorno lo Stato tra noi cittadini e farci sentire meno soli nella nostra amata e maledetta Terra fatta di bisogni e di sofferenze, ma anche di tanta dignità e competenza. Voi ci siete sempre, anche nelle situazioni che non hanno il lieto fine come il mio. E per ciò dico Grazie.
Siete voi i veri eroi che con passione, devozione e generosità andate oltre… oltre gli orari di servizio… oltre le difficoltà economiche… oltre le apparenze… oltre il poco personale …. oltre…. per assicurare protezione, casa e fiducia in noi cittadini.
Da ieri sono ancora più convinta che l’Italia è un grande Paese, grazie ai Ferraro, agli Zumpano, che ogni giorno lavorano nel silenzio e nell’ombra, ma ci garantiscono una vita migliore e più sicura.
Prenda queste parole per quello che sono… un fiume in piena che sgorga da un cuore colmo riconoscenza.
Sua Chiara Macrì".