Nella giornata del 14 Febbraio che il Calendario dedica a San Valentino, giorno degli innamorati, la Polizia di Stato decide di stare dalla parte delle donne deluse dall’amore, che avevano creduto nell’amore ma , che sono rimaste vittime della violenza da parte di chi avevano creduto le amassero.
La Polizia di Stato fa questa scelta per dire a queste donne che non sono sole, che devono avere il coraggio di venire allo scoperto e denunciare le violenze, le minacce, gli abusi subiti.
La Questura di Catanzaro ha tra le sue priorità quella di essere al servizio di queste donne facendo rete per la prevenzione, la sensibilizzazione, la formazione, la riduzione del danno subito e la repressione dei soggetti violenti con tutti quegli Enti e Istituzioni che si occupano della problematica
Occorre precisare che nella maggior parte dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo con un alto rischio di recidiva di comportamenti violenti da parte di soggetti che hanno già manifestato inclinazioni violente.
Le istituzioni quindi devono necessariamente farsi carico di questa emergenza sociale radicata anche nel nostro territorio.
Nella primavera dello scorso anno è stato sottoscritto un protocollo provinciale inter –istituzionale, con le finalità di prevenire e contrastare la violenza sulle donne attraverso un “percorso rosa”, al quale ha aderito la Questura di Catanzaro, unitamente a Prefettura, Provincia, ASP, Pronto Soccorso, Ospedale di Lamezia Terme.
All’interno di questo progetto sono state definite le procedure operative e di accoglienza delle vittime, per consentire loro di superare la condizione di vulnerabilità, attraverso un’assistenza mirata, sotto l’aspetto sanitario, psicologico, giudiziario.
In particolare, la Polizia di Stato, con personale adeguatamente preparato, cura apposite procedure ed altri accorgimenti, sia prima che durante la raccolta della denuncia, per assicurare massima accoglienza alle donne vittime di violenza, considerando la loro particolare condizione di fragilità psicologica.
Inoltre, all’interno del gruppo di lavoro provinciale, la Questura ha partecipato anche alla formazione del personale sia degli Enti firmatari del protocollo che di Centri Antiviolenza presenti sul territorio
Nella Questura di Catanzaro, già da qualche anno ha attivato “Spazio Ascolto”, dedicato alle donne e ai minori che subiscono soprusi e violenze. Telefonando al 113, viene subito attivato il contatto con gli operatori specializzati, sia nella prima assistenza che durante il percorso di sostegno. In alternativa si potrà scrivere a: anticrimine.quest.cz@pecps.poliziadistato.it .
A breve verrà diffuso l’indirizzo di una casella di posta elettronica dedicata alle donne, voluta proprio dal nuovo Questore, che come donna è molto sensibile a queste problematiche.
Al contempo, personale della Polizia di Stato, periodicamente è impegnato in attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole sul territorio provinciale, sia sui fenomeni di violenza di genere e sui minori, sia riguardo alle tematiche sul bullismo, che al più vasto ambito della legalità.
Nel pomeriggio di oggi, il Questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, unitamente a personale della Polizia di Stato ha partecipato all’iniziativa “1 Billion Rising Revolution” un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine, svoltasi nell’Università della Magna Graecia di Catanzaro, promossa dalle associazioni Astarte, Primavera Studentesca, Insieme per gli Stuidenti, Dominus, La Voce della Legalità e dalla Consulta Studentesca.
Nell’occasione il Questore ha rilasciato un’intervista all’emittente Radio Universitaria dello stesso Ateneo, impostata su un dialogo costruttivo ed illustrando l’impegno della Polizia di Stato sui temi affrontati e le connesse attività poste in essere della Questura, in forte sinergia con gli altri attori istituzionali e del sociale.
Al termine, il Questore ha comunicato che nel 2016 nella provincia di Catanzaro sono stati registrati 99 casi di atti persecutori con 86 persone denunciate e 13 persone arrestate in flagranza o colpiti da misura cautelare, 90 invece sono stati i casi di maltrattamenti in famiglia con 22 arresti e 68 denunce, 28 casi di violenze sessuali con 10 persone arrestate e 18 denunciate. Sono stati emessi, inoltre, 9 provvedimenti di ammonimento.