Personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile di Catania ha dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni ai fini della confisca, ai sensi del Codice Antimafia, emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore, in stretto raccordo con la Procura Distrettuale della Repubblica, a carico di un uomo, di anni 60, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. Tale attività trae spunto da un’articolata attività d’indagine condotta dalla locale Squadra Mobile per una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, che ha consentito di individuare soggetti organici al clan Santapaola, nonché altri soggetti vicini al clan fra cui il prefato sorvegliato speciale che risulta, tra l’altro, gravato da precedenti penali e di polizia per reati di grave allarme sociale, alcuni dei quali conclusisi con sentenze passate in giudicato, fra i quali: omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e porto illegale di armi, tentata estorsione, associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, materiale ed altro.
Le indagini patrimoniali condotte dalla Divisione Polizia Anticrimine e dalla locale Squadra Mobile, hanno consentito anzitutto di delineare la pericolosità sociale del proposto in considerazione dei numerosi precedenti di polizia e delle condanne definitive. In seconda battuta sono state analizzate le posizioni economiche dello stesso e di “terzi interessati”, tutti suoi familiari. L’analisi dei suddetti dati ha consentito di individuare i cespiti patrimoniali e le attività commerciali oggetto di intestazione fittizia, riconducibili al predetto, acquisiti nel periodo in cui si è manifestata la sua pericolosità sociale, attraverso il reimpiego di danaro proveniente dalle attività illecite.
Inoltre, l’analisi dei flussi finanziari compiuta dagli investigatori “patrimonialisti” della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile ha evidenziato una forte sperequazione tra i redditi del proposto e del proprio nucleo familiare e i beni a egli stesso riconducibili, fittiziamente intestati a terzi e comunque nella sua disponibilità, che pertanto sono stati ritenuti frutto e reimpiego dei proventi delle attività illecite commesse dall’interessato.
Quanto ricostruito ha consentito al locale Tribunale -Sezione Misure di Prevenzione- di ritenere che il pregiudicato abbia ricavato vantaggi economici dai traffici criminali a cui era dedito e che i beni acquisiti siano stati sottratti al circuito dell’economia legale.
Il provvedimento di sequestro ai fini della confisca ha riguardato 3 imprese commerciali attive a Catania, nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento, e a Giardini Naxos (ME), nel settore del noleggio veicoli; 4 immobili; 11 veicoli e numerosi rapporti finanziari intestati al proposto e a terzi interessati.
Il valore dei beni indicati è approssimativamente stimato in oltre 1,5 milioni di euro.