In prossimità del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha avuto luogo, oggi, presso l’Istituto Professionale “Lucia Mangano di Catania”, il primo degli incontri tenuti dal personale dell’Ufficio Relazioni Esterne della Questura, in collaborazione con personale dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione di Polizia Anticrimine e con la partecipazione di esperti psicologi del Centro Antiviolenza Thamaia di Catania, dedicati al delicatissimo, e purtroppo attualissimo, tema della violenza sulle donne. A rendere la sua coraggiosa testimonianza, tra i ragazzi del Lucia Mangano è stato anche presente Giuseppe Valenti, il padre di Veronica, trucidata a coltellate il 26 ottobre del 2014 dall’ex fidanzato Gora Mbengue: alla giovanissima vittima della furia omicida è stata dedicata una panchina rossa, posta all’interno del vialetto d’ingresso all’Istituto, con una brevissima ed emozionante cerimonia.
I ragazzi e le ragazze presenti hanno partecipato con particolare attenzione agli interventi che hanno avuto lo scopo di squarciare quel velo che avvolge atteggiamenti di violenza che caratterizzano rapporti sentimentali malati e che spesso si vuol rappresentare come il risultato di un eccesso di sentimento.
Dalle testimonianze dirette, alle brevi e puntuali precisazioni tecniche sulle modalità di difesa e di denuncia, passando per precise ma semplici indicazioni di carattere psicologico, il giovane uditorio è stato messo in condizione di riconoscere i segni premonitori di quello che potrebbe degenerare in una tragedia irreparabile.
Perché per tornare indietro c’è sempre tempo.
Perché per salvarsi non è mai troppo tardi.
Perché se si arriva alla violenza, alla minaccia, alla persecuzione o alla privazione della libertà… può essere tutto ma sicuramente “Questo non è amore”.