Nei giorni scorsi, personale del Commissariato “Borgo Ognina” ha deferito in stato di libertà per truffa, una donna resasi protagonista di una truffa alle assicurazioni. Le indagini del Commissariato partono dalla denuncia presentata da un uomo il quale è stato contattato dalla propria agenzia assicurativa in merito a una segnalazione di sinistro con danni materiali e lesioni personali, in cui sarebbe stato coinvolto il di lui veicolo. Atteso che l’uomo ha disconosciuto questo sinistro, che peraltro avrebbe comportato un aumento del premio dovuto all’assicurazione, ha deciso di andare a fondo alla questione, presentando denuncia. Le indagini, esperite dagli agenti del Commissariato, hanno permesso di appurare che la persona - una donna - che “accusava” il denunciante di essere il responsabile del sinistro, aveva veramente avuto un incidente automobilistico, senza aver fatto in tempo a prendere la targa dell’auto investitrice, fuggita via subito dopo l’incidente.
A quel punto, la donna, fatta una “ricognizione” delle zone limitrofe all’accaduto, ha individuato un modello di macchina uguale a quella autrice del tamponamento, decidendo, in base alla propria valutazione, che fosse proprio l’auto fuggita via. Inoltre, la stessa ha coinvolto un uomo che l’ha soccorsa, come testimone ai fatti: questi, però, dinanzi agli investigatori ha smentito di aver preso alcun numero di targa. Il personale del Commissariato Borgo Ognina, durante le indagini, ha appurato, anche, che il veicolo dell’ignaro proprietario dell’auto “incriminata” era munito di GPS e, come emerso dal tracciato, alla data dell’incidente era rimasto tutto il giorno spento e parcheggiato sotto la propria abitazione.
Di rilievo il fatto che la donna denunciata aveva già incassato i circa 2.500 euro di risarcimento assicurativo. La donna risponderà dinanzi all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa consumata alle assicurazioni, previsto dall’art. 642 del codice penale.