Nella giornata di ieri, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio e di persone sottoposte agli arresti domiciliari effettuato dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. “Librino”, è emerso un furto d’energia elettrica ai danni dell’ENEL ad opera di un pregiudicato, P.G., ristretto agli arresti domiciliari.
L’uomo, in affitto dal mese di aprile 2016 in una villetta all’interno del villaggio azzurro di Catania, aveva stipulato col proprietario dell’immobile un contratto di locazione amichevole - senza formalità di sorta - nel cui canone era compresa anche la fornitura di energia elettrica. Tale fornitura, del tutto abusiva, avveniva nella completa assenza di ogni allaccio legittimo, tanto che non esisteva neppure il contatore dell’ENEL.
Pertanto, il proprietario/locatore è stato indagato per il reato di furto di energia elettrica e il conduttore P.G. per il reato di ricettazione, in quanto si avvantaggiava dell’energia elettrica illecitamente sottratta.
Peraltro, il proprietario già nel maggio 2014 era stato indagato per analogo fatto, dichiarando, in quell’occasione, di aver personalmente effettuato la ristrutturazione dell’immobile in economia e di aver provveduto egli stesso agli allacci abusivi e diretti alla linea elettrica.
Del fatto verrà interessata anche l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Catania per i profili di competenza relativi al contratto di affitto “in nero” e alle verifiche in ordine ad eventuali opere edilizie abusive.