Su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati di aver perpetrato, il 1° settembre 2024, una rapina a mano armata, in danno dell’agenzia scommesse “Goldbet” di piazza dell’Annunziata di Castel Volturno.
Le indagini hanno consentito di individuare un dipendente dell’agenzia di scommesse che, la sera prima del delitto, ha fornito informazioni circa l’ubicazione e l’ammontare del denaro presente all’interno della stessa ad un secondo soggetto, in cambio di soldi e droga.
Le investigazioni, sviluppatesi anche mediante attività tecnica e visione dei filmati delle telecamere presenti nel luogo della rapina e nel comune di Castel Volturno, hanno consentito di individuare i tre soggetti facenti parte del commando che, grazie alle informazioni fornite dal dipendente basista, si è introdotto nell’agenzia di scommesse e, impugnando una pistola, ha effettivamente sottratto l’incasso pari a circa 14.000 Euro.
L’attività di indagine della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di pubblica sicurezza di Castel Volturno ha consentito di identificare i quattro rapinatori, tutti residenti nel comune di Castel Volturno, di età compresa tra i 18 e i 26 anni.
La Procura della Repubblica, in virtù delle risultanze investigative, ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei rapinatori che, all’alba di oggi, sono stati raggiunti presso le proprie abitazioni e, dopo gli atti di rito, associati alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Durante le perquisizioni, oltre a materiale di interesse investigativo, è stato rintracciato un quinto soggetto, residente nel territorio di Castel Volturno, che custodiva l’arma utilizzata durante la rapina, una pistola con matricola abrasa, motivo per il quale è stato arrestato in flagranza per detenzione di arma clandestina. A casa di uno dei fermati, inoltre, sono state trovate diverse dosi di cocaina e crack, motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà.
Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.