171° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Discorso del Vicario del Questore in s.v. Gaspare Calafiore:
“Gentili concittadine, concittadini, autorità civili, militari e religiose oggi 12 aprile 2023, ricorre il 171° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Per la Provincia di Caltanissetta si tratta di una ricorrenza particolare, in quanto il Questore, Dr. Emanuele Ricifari è stato da poco trasferito dal Capo della Polizia-Direttore Generale della P.S. Prefetto Lamberto Giannini, nella vicina provincia agrigentina, per guidare quella Questura.
Permettetemi in questa sede di fare un grosso in bocca al lupo al Dr. Ricifari, chiamato ad assolvere un compito gravoso e delicato, a partire dall’organizzazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica connessi all’imponente pressione migratoria divenuta non più emergenziale ma endemica, a cui si aggiungono le problematiche, certo non trascurabili, tipiche delle provincie siciliane, e da lui brillantemente già fronteggiate nella nostra Caltanissetta.
Il Dr. Ricifari, in questo momento impegnato nell’analoga celebrazione che si tiene ad Agrigento, non ha però voluto mancare a questo appuntamento, attraverso un video messaggio.
E’ quindi toccato a me, che ricopro la funzione di Vicario, traghettare - in questo breve periodo di transizione in attesa del nuovo Questore - la Polizia di Stato di Caltanissetta, anche per l’odierna celebrazione, che oggi si svolge in questo splendido scenario offerto dal Teatro Margherita, messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale, qui rappresentata dal suo massimo esponente, il Sindaco Architetto Gambino, unitamente al presidente del consesso civico Dr. Giovanni Magrì, che ringrazio di vero cuore per aver sposato con entusiasmo anche questa nostra iniziativa.
La missione che la Polizia di Stato si è data in questo territorio in questi ultimi anni è stata proprio questa “esserci”, non come mero spettatore del fluire degli eventi, ma protagonista di quelle che sono le esigenze e le aspettative in ordine alla domanda di sicurezza della popolazione.
Ciò è avvenuto in diversi modi: innanzi tutto attraverso una chiara lettura della realtà; in questo ambito strategico è stato il ruolo della comunicazione affidata all’Ufficio di Gabinetto, sapientemente guidato dal Capo di Gabinetto, Portavoce del Questore, Primo Dirigente Dr. Francesco Bandiera, che tra poco, dopo la meritatissima promozione nel nuovo grado, sarà destinato ad altro incarico e sede. Lo ringrazio di cuore, sia come collega e come fraterno amico, per quello che ha fatto e continuerà a fare per la Polizia di Stato in qualunque luogo e mansione sarà chiamato a svolgere.
L’altro versante per incidere nel tessuto sociale sono state le innumerevoli iniziativi sulla legalità, che sono state avviate dalla Polizia di Stato; qui ha giocato un ruolo determinante la capacità di saper coinvolgere in iniziative condivise i gruppi sociali intermedi quali le Associazioni di Categoria, i Sindacati, il mondo del volontariato tra cui le cooperative Etnos e Casa Rosetta e il mondo della scuola: lì siamo entrati nelle classi ed abbiamo incontrato gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per diffondere la cultura della legalità.
Ancora, ed è stato proprio l’ultimo atto pubblico del Questore Ricifari, sono stati firmati, dopo essere stati preventivamente condivisi con S. Eccellenza il Prefetto, Dr.ssa Chiara Armenia, i protocolli con l’ASP nissena, guidata dal Direttore Generale Dr. Alessandro Caltagirone, che ha subito compreso l’importanza dell’iniziativa ed assecondato le nostre istanze, concernenti la riapertura dei Posti di Polizia nei pronto soccorso dei nosocomi di Caltanissetta, Gela e Niscemi, quale ulteriore presidio di legalità del territorio.
Il fulcro che ha orientato l’azione dell’Autorità Provinciale di P.S. è stata l’attività del Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto da Sua Eccellenza il Prefetto Dr.ssa Armenia, che ringrazio per la sua costante opera di coordinamento ed orientamento delle Forze di Polizia in tutte le tematiche che coinvolgono la sicurezza della provincia. In questo contesto fondamentale è stata la leale e reciproca collaborazione con le altre due forze di Polizia a competenza generale, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, i cui attuali Comandanti, Vincenzo Pascale e Stefano Gesuelli, hanno pienamente condiviso i comuni ideali di legalità e giustizia, fornendo un personale e prezioso contributo a sostegno di una visione comune delle problematiche di ordine e sicurezza pubblica quotidianamente affrontate.
In questo ambito di fondamentale rilievo operativo sono stati i tavoli tecnici che come Autorità provinciale sono stati svolti in Questura per affrontare al meglio le singole emergenza già valutate in sede di Comitato, con il preziosissimo apporto tecnico in materia di safety offerto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, diretti dall’Ing. Rizzo, che ringrazio del costante apporto fornito attraverso i suoi tecnici di volta in volta intervenuti.
Parimenti fondamentale è stato poi il coinvolgimento, il confronto ed il dialogo con tutti i Sindaci del comprensorio, specie quelli di Gela e Niscemi, ove insistono nostri presidi.
Così le valutazioni maturate in sede di Comitato si sono poi tradotte in un impegno corale di controllo del territorio che ci ha visto protagonisti insieme alle altre forze di polizia, anche locali, e che ha visto uno straordinario impegno dell’UPGSP della Questura, degli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati distaccati, ed alle Specialità, Stradale delle Comunicazioni e Ferroviaria, presenti in Provincia per la parte di loro competenza, che hanno costituito l’asset che ha permesso il costante rispetto delle direttive del Comitato, sotto il costante coordinamento della Divisione di Gabinetto che ha analizzato, valutato e tradotto sul campo le strategie di intervento pianificate con mirabile sintesi di efficacia ed efficienza.
Nell’ambito della sicurezza urbana un particolarissimo contributo infine stato fornito dalla Polizia penitenziaria, qui diretta dal Dr. Matrascia, e dai direttori degli istituti di pena e reclusione della provincia.
Il secondo termine, strettamente collegato al primo, è “organizzazione”, che si fonda su una rinnovata cultura della sicurezza.
In tale contesto fortemente evolutivo, la crisi sanitaria iniziata nel 2020 - e si spera ormai conclusa - ha ulteriormente contribuito ad accelerare e rimodellare le esigenze operative e di rideterminazione degli ambienti ed orari di lavoro, spingendo anche in questa realtà territoriale a trovare soluzioni, che, secondo le indicazioni ministeriali e grazie all’apporto di tutte le Organizzazioni Sindacali di Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, hanno consentito il giusto connubio ed equilibrio tra input e output del prodotto sicurezza, nel rispetto del valore primario della salute di tutti gli operatori. Grazie al loro spirito di unione con i colleghi siamo riusciti a tradurre in atti concreti per il tramite dell’Ufficio Personale, Ufficio Tecnico Logistico, Ufficio Amministrativo Contabile, che ho avuto l’onore di coordinare personalmente, e Sanitario le direttive ministeriali.
Un grazie va anche a tutto il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che ha saputo ripensare, senza perdere in termini di produttività, anche nuove modalità lavorative come quella dello smart working, ormai inserito a pieno titolo tra le tipologie di lavoro consentite. Sempre in tema di organizzazione interna del lavoro, vorrei altresì ribadire la mia vicinanza alle Organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
Il terzo termine ed ultimo è “resilienza”, assai caro al Questore Ricifari, che lo ha spesso utilizzato per evidenziare come la popolazione nissena, a fronte della perdurante crisi economica, lavorativa e demografica, riesca a trovare in sé stessa la forza di adattamento e coesione per assicurare condizioni di vita dignitose e una tenuta sociale complessiva apprezzabile in termini legalitari.
Lo abbiamo sperimentato durante il periodo del lockdown causato dalla pandemia da COVID che ha visto anche nella nostra provincia un aumento esponenziale dei reati informatici e di violenza domestica. Proprio in questo ambito encomiabile è stata l’opera della Divisione della Polizia Anticrimine e all’impegno che ha profuso ad alimentare la lotta alla violenza di genere. Sono stati raggiunti risultati significativi non solo in termini di misure sanzionatorie penali, ma anche con provvedimenti amministrativi come gli ammonimenti, che in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso le iniziative del collaudato format “Questo non è amore”; invero il punto di svolta nell’approccio a tale importantissimo fenomeno è il protocollo Zeus, con il contributo fondamentale Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Caltanissetta ed Enna, guidato dalla Dr.ssa Provenzano, sottoscritto di recente anche da questa Amministrazione .
Un ulteriore tassello alla lotta contro la criminalità organizzata è stata la recente istituzione, anche qui essendo sede di Corte di Appello, della S.I.S.C.O., nuovo ufficio di respiro interprovinciale che si affianca e non sostituisce la tradizionale attività della Squadra Mobile che resta a competenza provinciale, direttamente posto alle dipendenze operative dello S.C.O., proprio al fine di combattere la resilienza della mafia.
L’intera attività degli uffici investigativi ed in particolare della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine è stata sempre sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica sia quella Generale, attualmente mirabilmente coordinata dal Procuratore Aggiunto Patti, che da quella Distrettuale di Caltanissetta diretta dal Procuratore De Luca e quella di Gela, attualmente diretta dal facente funzioni Dr. Calabrese, che ringrazio, tutti per il grande impegno e sinergia profusi in ogni circostanza.
Un grazie particolare va poi rivolto alla Procura, guidata dal procuratore Dr. Rocco Cosentino, e Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta che hanno fornito una valida guida non solo in merito alla protezione di tali soggetti assai vulnerabili, sia nell’ambito dei minori stranieri non accompagnati che per quelli in stato di abbandono.
Instancabile è stata l’attività contrasto della Divisione di Polizia Amministrativa e dalle collaterali squadre dei Commissariati Distaccati, collaborati anche dalle altre forze dell’ordine e dalle polizie municipali nel controllo degli esercizi pubblici.
Ancora, sempre in quell’ambito dell’economia illegale, non può sottacersi la recente indagine compiuta dalla DIGOS e coordinata da questa Procura della Repubblica contro il caporalato, che ha permesso di disarticolare una vera e propria consorteria criminale che operava congiuntamente ad imprenditori agricoli sia di questa provincia che di quella agrigentina nei confronti di una categoria di lavoratori particolarmente fragili e privi di tutele come quelli extracomunitari.
Così come parimente efficace è stata l’azione di prevenzione posta in essere dalla cennata DIGOS, e dai collaterali Uffici UIGOS dei Commissariati Distaccati, che hanno saputo perfettamente intercettare e convogliare a questa Autorità il costante flusso informativo, laddove si palesavano possibili tensioni legate agli scenari di crisi nazionali ed internazionali e della possibilità di svolgere manifestazioni siano esse private che pubbliche come quelle politiche, sociali e sportive.
Un grazie sentito va all’attività compiuta dall’Ufficio Immigrazione, diretto con innegabile spirito di sacrificio e eccellente competenza dal Vice Questore Fabio Lacagnina.
Mi avvio alla conclusione, ma prima di chiudere con i ringraziamenti di rito, vorrei riservare una menzione a parte agli appartenenti della Polizia di Stato - invero assai numerosi - che in quest’ultimo periodo hanno lasciato il servizio attivo, e qui rappresentati dall’ANPS che ne testimonia in modo concreto e fattivo il legame indissolubile che li legherà sempre a questa Amministrazione.
Ancora un messaggio affettuoso e commosso vorrei giungesse ad ognuno dei familiari dei nostri caduti in servizio, ai cari qui presenti dei nostri Falzone, Pilato e Zucchetto. A loro rendiamo un pensiero sempre grato del sacrificio compiuto.
Un pensiero speciale rivolgo infine al Vescovo di Caltanissetta, per la sua vicinanza spirituale ed il conforto che unitamente al nostro cappellano non hanno mai mancato di rivolgere non solo a tutta la popolazione ma anche a tutti gli appartenenti della nostra Amministrazione.
Infine permettetemi di chiudere con un virtuale abbraccio a tutti i miei collaboratori, Dirigenti e personale e alle loro famiglie: in questo particolare momento per la Questura di Caltanissetta priva del titolare dell’Ufficio, non hanno mai mancato di sostenermi e supportami, permettendomi di guardare con fiducia al domani e di consegnare, ne sono certo, al nuovo Questore una organizzazione capace e pronta a rispondere alle aspettative di questo territorio.
Viva la Polizia di Stato!
Il Vicario del Questore in s.v. Gaspare Calafiore”.