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Spaccio di sostanze stupefacenti e furti. Sgominata gang a Gela dai poliziotti del Commissariato

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gli arresti a Gela

Documentate circa 100 cessioni di droga, anche nei confronti di minorenni. 13 furti ai danni di strutture comunali e aziende agricole.

Oggi i poliziotti del Commissariato di Gela hanno eseguito sette provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica. Sono finiti in carcere: Tasca Cristofer Luca, gelese cl. 1993 e Crisci Fabio, agrigentino cl.1992. Agli arresti domiciliari: Nicosia Baldassare, gelese cl.1983 (in atto detenuto presso la casa circondariale di Caltanissetta) e Marino Gaetano, gelese cl.1984. Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Salafia Francesco, gelese cl.1990; Minardi Calogero, gelese cl.1982 e Valenti Orazio, gelese cl.1958. Tutti indagati, a vario titolo, per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in furto aggravato. L’attività di indagine è scaturita da una incisiva azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ed ai c.d. reati predatori che gli agenti del Commissariato hanno posto in essere grazie al costante monitoraggio della realtà criminale gelese.

In particolare gli agenti del Commissariato hanno attenzionato il quartiere Sant’Ippolito: via Francesco Crispi, via Minardi, via Paci e via Ischia, del centro storico di Gela, ove un diffuso disagio sociale sfocia in svariate attività illecite ed in particolar modo allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno consentito di acquisire elementi di dettaglio riguardo l’intensa attività di spaccio posta in essere dai gruppi criminali. Costoro, nell’arco dell’intera giornata, venivano contattati telefonicamente da un nutrito numero di giovani avventori, molti dei quali minorenni. Gli indagati, per evitare riferimenti riconducibili alla cessione di stupefacente ed eludere la comprensione dei dialoghi da parte di eventuali inquirenti all’ascolto, utilizzavano di solito un gergo dissimulato, richiamando ad esempio, per indicare la quantità richiesta, precedenti cessioni, ovvero la consumazione di un caffè o, infine, senza pronunciare espliciti riferimenti ma semplicemente l’invito ad incontrarsi, atteso il consueto “modus operandi”.

Nel corso dell’attività investigativa la Polizia di Stato ha documentato e riscontrato circa 100 cessioni di sostanze stupefacenti, ben 20 delle quali nei confronti di minorenni, 9 furti in strutture comunali (i cimiteri di Gela) nonché 3 furti ai danni di aziende agricole gelesi.

 


06/10/2017

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