L’Ispettore superiore Salvatore Falzone della Questura e il Sovrintendente Gaetano Porrovecchio della Polizia Postale, hanno incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte
Internet, un interessante luogo dove conoscere e apprendere cose nuove, un contenitore sconfinato di conoscenza e informazioni ma, purtroppo, anche un luogo pieno di potenziali pericoli se frequentato senza la dovuta consapevolezza. Il problema non è lo strumento in se ma l’uso inconsapevole che ne fanno minori e adulti. Hate speech, cyber bullismo, grooming, sexting ed altro ancora. Per prevenire e contrastare questi fenomeni ed aiutare i giovani a farne un uso consapevole, sin dal 2004, è stata istituito il SID, Safer Internet Day, ovvero la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, fortemente voluta dalla Commissione Europea e giunta ormai alla XIV edizione. Quest’anno il giorno scelto per il #SID2017 è stato il 7 febbraio e, presso il Circolo didattico statale ''Leonardo Sciascia'' di Caltanissetta, diretto da Giuseppa Mazzarino, la Polizia di Stato, rappresentata dall’Ispettore superiore Salvatore Falzone della Questura e dal Sovrintendente Gaetano Porrovecchio della Polizia Postale, ha incontrato 200 alunni delle classi quarte e quinte. Gli alunni nei giorni scorsi, a cura delle insegnanti Rosetta Gallina e Rossana Riggi, hanno visionato i video dei sette “Super Errori”, contenuti nell’area bambini del sito www.generazioniconnesse.it, che è il Safer Internet Center italiano, coordinato dal Miur in partenariato con la Polizia di Stato, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, le Università degli Studi di Firenze e Roma “Sapienza”, Save the Children e Telefono Azzurro. Tra i sette Super-Errori: Chat Woman, che chatta dalla mattina alla sera e non distingue più tra reale e virtuale con difficoltà a socializzare; Silver Selfie, che scatta fotografie a raffica col suo smartphone e le mette sui social network senza neanche stabilire cosa è opportuno pubblicare e cosa no; l'Incredibile Url che apre qualsiasi link gli si presenti davanti e per questo rischia di aprire contenuti non consigliati ai minori o di cadere in qualche trappola informatica; l'Uomo Taggo che condivide foto segnalando altri bambini presenti senza neanche chiedere il permesso, violando la privacy di tutti; la Ragazza Visibile che posta tutta la sua vita privata su Internet non calcolando che tutte le informazioni potrebbero capitare in mani sbagliate e farla pentire; Tempestata, la cyber-bullizzata per definizione, oggetto di commenti offensivi e di attacchi diretti e, infine, il Postatore Nero, che con i suoi like e le sue condivisioni scriteriate potrebbe essere il complice perfetto dei cyberbulli, una cassa di risonanza involontaria ma pericolosissima. I poliziotti nisseni hanno spiegato agli alunni quali sono le armi segrete per difendersi al meglio dai sette Super Errori e cioè usare la Super Intelligenza, che ci invita a pensarci bene prima di aprire un link, di scrivere qualcosa sul web e di giocare online con qualcuno; saper usare Parole a raffica, per non aver paura di condividere con genitori o insegnanti esperienze spiacevoli vissute in Rete e applicare lo Schermo Protettivo, cioè il filtro mentale che ci impedisce di comunicare informazioni personali (come le password, l’indirizzo di casa o scuola) o i nostri contatti a chi incontriamo online.