Trovati in possesso di 38 Kg di hascisc
Nell'ambito dei servizi di controllo del territorio e di contrasto al mercato illecito degli stupefacenti operati dalla Polizia di Stato e disposti in Provincia dal Questore Filippo Nicastro, nella mattina di mercoledì 18 Marzo u.s, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Niscemi hanno arrestato ADAMO Salvatore, classe 1966, di Comiso (RG), pregiudicato ed il giovane tunisino BELAZRAG Slim, classe 1989, incensurato, dimorante anch'egli in Comiso, entrambi colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, essendo stati trovati in possesso di circa 38 Kg di hascish, occultata all'interno dell'autovettura Citroen Xsara, precisamente all'interno di un doppio fondo presente nell'autovettura, scovato a seguito di approfondita ispezione effettuata in Commissariato.. In particolare, gli agenti impegnati nel predetto servizio riuscivano ad individuare e bloccare un'auto sospetta proveniente da fuori città e sottoporre a controllo gli occupanti (il conducente ADAMO, tra l'altro, con pregiudizi di polizia) che venivano accompagnati in Commissariato. La perquisizione effettuata a BELAZRAG Slim consentiva di rinvenire due frammenti di hascisc del peso complessivo di 8 grammi e la somma di euro 150,00, suddivisa in banconote di vario taglio, verosimilmente frutto dell'attività di spaccio. Da accurata perquisizione operata poi all'interno dell'autovettura veniva rinvenuta, in un incavo ricavato sotto il pianale dell'autovettura, esattamente sotto i sedili posteriori e anteriori, della sostanza solida suddivisa in panetti, risultata del peso complessivo lordo di circa Kg. 38 di hascish, suddivisa in n. 11 cubi, avvolti in nastro adesivo di colore marrone trasparente, del peso unitario di circa 2 kg e 14 cubi avvolti in nastro adesivo di colore marrone e trasparente del peso unitario di circa 1 kg, che veniva tutta sequestrata e del valore complessivo stimato di circa 380.000 euro. L'ADAMO Salvatore ed il BELAZRAG Slim venivano dichiarati in stato di arresto e al termine delle formalità di rito, gli arrestati venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Gela a disposizione dell'autorità giudiziaria.