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Arrestato dalla Squadra Mobile un diciannovenne rapinatore seriale

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Colpito da provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. Era stato definito dalle vittime il rapinatore dagli “occhi di ghiaccio”

Nel pomeriggio odierno, la Polizia di Stato ha tratto in arresto il diciannove pluripregiudicato Cammilleri Pietro,in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, che ha fatto propri i risultati investigativi raccolti dai poliziotti della Squadra Mobile nissena, diretta dal Vice Questore Aggiunto d.ssa Marzia Giustolisi, che ha fatto luce su una rapina aggravata in abitazione e su un altro furto in abitazione commesso di notte mentre la vittima stava dormendo.

Lo scorso 10 marzo, alle ore 16.00 circa, un giovane identificato per l'odierno arrestato, con modalità raccapriccianti consumava una rapina aggravata in danno di una donna straniera, che viveva da sola, causandole lesioni, mentre si trovava all'interno della sua abitazione sita al rione Provvidenza nel Capoluogo.

In particolare, la donna che si trovava ospite in questo Centro da appena tre giorni, appena dopo pranzo, mentre si trovava da sola in casa, sentiva bussare ripetutamente alla porta. Appena apriva, si trovava dinanzi il Cammilleri, che subito dopo, contro il volere della predetta, s'introduceva nell'abitazione, e dopo averla immobilizzata, privandola di ogni libertà di movimento, la colpiva con un pugno alla nuca, cercando di tramortirla, al fine ultimo di rapinarla di quello che possedeva in casa.

Il giovane, descritto dalla vittima come alto, snello e dagli occhi chiari, riusciva a impossessarsi dell'unico bene disponibile, consistente in un netbook, sul quale era inserita una chiavetta usb per il collegamento ad internet. Nonostante la vittima implorasse il rapinatore di lasciarle il netbook, poichè, era l'unico mezzo con il quale manteneva i contatti con i suoi cari all'estero, promettendogli che gli avrebbe dato dei soldi poi, appena li avrebbe avuti, il malvivente la colpiva nuovamente minacciandola che gli avrebbe spaccato la porta, qualora fosse ritornato.

Gli investigatori dell'antirapina nissena già dopo poche ore dalla commissione del fatto erano in grado di poter ricostruire le fasi dell'orrendo crimine appena commesso e di risalire al suo autore, già conosciuto per precedenti fatti criminali analoghi.

Era subito escussa la vittima che, dopo essersi ripresa dallo shock, e rassicurata dai poliziotti, ricostruiva per filo e per segno le fasi salienti della rapina, fornendo preziosi elementi investigativi, che portavano indiscutibilmente al Cammilleri Pietro, riconoscendo alla fine dalle foto segnaletiche il suo aguzzino, non lasciando più alcun dubbio sulla responsabilità di quest'ultimo nella commissione della rapina.

Il Cammilleri Pietro aveva il vizio di rapinare la gente in casa.

Infatti, lo scorso 24 marzo, il predetto era segnalato in stato di libertà per il reato di furto in abitazione commesso in questa via Mazzini, in danno di un cittadino nigeriano.

Quella volta il Cammilleri, dopo avere danneggiato il portone d'ingresso, essersi introdotto clandestinamente nella citata abitazione e averla messa a soqquadro, asportava dall'interno denaro contante pari a duecento euro, che la vittima, con sforzi sovrumani per la sua condizione d'indigenza, aveva conservato per pagare il canone di affitto.

L'escalation criminale del Cammilleri proseguiva: infatti, il 13 maggio lo stesso, poco dopo la mezzanotte, approfittando della circostanza di oscurità e isolamento della zona, dopo aver forzato il portoncino d'ingresso, s'introduceva all'interno di una villetta, sita in questa via Rochester, dove si trovava da sola un'anziana signora, asportando dall'interno soldi e oggetti di valore.

In particolare, la donna, mentre dormiva in camera, era svegliata dal bagliore di una lampada tascabile. Colta dal panico, accendeva la luce e vedeva un giovane dinanzi la porta della sua stanza. Subito si metteva a gridare, e quella reazione dettata dal terrore riusciva a mettere in fuga il ladro.

La vittima appena riusciva a riprendersi dallo spavento, nonostante accusasse qualche malore, si recava in cucina e constatava che il ladro aveva rubato dalla sua borsa la somma di quaranta euro in contanti e una carta banco posta. Inoltre, erano asportati dalla stessa stanza un paio di orecchini, tre anelli e sette/otto penne stilografiche.

La vittima, giunta negli Uffici della Mobile, dopo essere stata rassicurata e fatta rasserenare, ricostruiva le fasi salienti del furto, fornendo anche lei preziosi elementi investigativi, descrivendo il ladro alto, snello e dagli occhi chiari, che portavano anche in questo caso indiscutibilmente al Cammilleri Pietro, riconoscendo alla fine dalle foto segnaletiche il predetto come l'autore del furto notturno, non lasciando più alcun dubbio sulla reità dello stesso.

A seguito di tutti gli elementi investigativi raccolti i poliziotti della Squadra Mobile oggi hanno eseguito l'ordinanza restrittiva traducendo in carcere l'odierno arrestato a disposizione dell'A.G.
05/06/2014

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