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Capoluogo: arresto per stalking e lesioni personali

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Pregiudicato tossicodipendente aggredisce a calci e pugni l'ex convivente

Tratto in arresto nella flagranza di reato di atti persecutori e lesioni personali: RIZZO Michele di anni 43, tossicodipendente, con precedenti specifici per atti persecutori, lesioni personale e reati concernenti gli stupefacenti.

Nella tarda serata di ieri 10 marzo, su linea di emergenza 113, perveniva richiesta di aiuto da parte di una donna di anni 44, la quale riferiva che, poco prima, presso la sua abitazione di Via Libertà si era presentato l'ex convivente ubriaco, il quale, con la scusa di ritirare effetti personali, dopo aver preso a calci e pugni la porta d'ingresso dell'abitazione, una volta che la donna apriva la porta, la colpiva con un pugno al viso. Una volta all'interno dell'abitazione l'uomo continuava a colpire la donna con calci e pugni insultandola pesantemente.

La donna, che abita con la propria madre anziana malata, in un primo momento, comprendendo lo stato di agitazione dell'uomo, cercava di convincerlo a rinviare all'indomani il ritiro degli effetti personali, ma l'uomo non sentendo ragioni, continuava a tempestarla di telefonate e minacce, accusandola di essere in casa con l'amante.

Mentre l'uomo colpiva la donna, all'interno dell'abitazione faceva ingresso un amico dello stesso, il quale, lo bloccava e si metteva in difesa della donna.

La donna nonostante fosse ferita e frastornata, riusciva a chiamare il 113 chiedendo l'intervento di una volante della polizia; i poliziotti giungevano nei pressi dell'abitazione nell'immediatezza della richiesta di intervento riuscendo a bloccare l'uomo che cercava di darsi alla fuga.

L'arrestato, bloccato dai poliziotti mentre tentava di uscire dall'abitazione, veniva sottoposto a perquisizione personale e, celata nella tasca destra del pantalone, gli agenti rinvenivano gr.4,14 di sostanza stupefacente del tipo haschish che veniva sottoposta a sequestro.

L'arresto veniva quindi condotto in questura per essere sottoposto a rilievi foto dattiloscopici presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica e, successivamente, accompagnato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'A.G.

La donna, trasportata presso il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia, veniva sottoposta a cure mediche riportando lesioni al naso alle labbra e un trauma cranico, giudicati guaribili in giorni 10.

L'uomo che si era messo in difesa della donna aggredita è risultato essere un amico dell'arrestato che, a richiesta di questi, lo aveva accompagnato presso l'abitazione della ex convivente, ma una volta giunti presso l'abitazione della stessa, resosi conto delle vere intenzioni dell'amico, lo bloccava difendendo la donna aggredita.
11/03/2014

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