La Polizia di Stato esegue misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.
La squadra mobile ha eseguito una misura cautelare, del divieto di avvicinamento all’ex compagna, a carico di un nisseno trentasettenne, per il reato di stalking. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Procura della Repubblica. La donna, da quando ha messo fine alla relazione con l’ex compagno con il quale ha avuto un figlio, non è mai riuscita ad allontanarlo in quanto lui la controllava in ogni istante. Pochi giorni fa alcuni cittadini, udite le urla della donna, hanno chiesto l’intervento di una volante della Polizia di Stato. A seguito della lite, la ragazza è stata convocata presso gli uffici della squadra mobile dove, ascoltata dalle donne della Polizia di Stato, ha raccontato numerosi episodi di minacce di morte, insulti di ogni genere, appostamenti sotto casa, in pratica di un controllo costante da parte dell’indagato. Informata la Procura della Repubblica è stato attivato subito il “codice rosso” e in tempi brevissimi sono state ascoltate tutte le persone informate sui fatti accaduti alla vittima. La ricostruzione della squadra mobile ha permesso di raccogliere fonti di prova inequivocabili rispetto al reato di stalking subito dalla donna. Dopo che la relazione tra i due è terminata, l’uomo non ha mai accettato il rifiuto e la gelosia lo ha assalito a tal punto che la ragazza non era libera neanche di salutare un conoscente, che lui la minacciava in ogni modo al fine di farla desistere da qualsiasi rapporto di amicizia, lui doveva mantenere il controllo su lei. La reiterazione del comportamento dell’uomo ha assunto un livello di gravità tale da far ritenere al Giudice di applicare la misura cautelare del divieto di avvicinamento.