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Gela, arrestato stalker seriale

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L'uomo ha cercato di sfondare la porta dell'abitazione dove la donna lavorava.

Nel pomeriggio del 17/11/2020, personale del Commissariato di P.S. di Gela e della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica - aliquota di Polizia di Stato -, nel corso di complesse attività d’indagine, traeva in arresto G. B. trentatreenne, colto nella flagranza del delitto di stalking ex art. 612 bis c.p.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, hanno colto, nel corso della scorsa giornata, un significativo riscontro nell’ambito dell’intensa attività investigativa in parola, il cui abbrivio è rappresentato da un episodio di aggressione, subìto dalla donna vittima delle condotte di maltrattamenti e stalking, avvenuto a Gela.

L’indagato, più volte denunciato dalla ex compagna per una serie di allarmanti episodi di violenza continuata - spesso richiedenti interventi di polizia e culminati in molteplici accessi al locale pronto soccorso, con conseguenti ricoveri ospedalieri - intorno alle ore 16:00 della scorsa giornata, giungeva davanti la porta d’ingresso dell’abitazione ove la donna lavorava, con fare minaccioso, tentava di accedervi all’interno. La violenta azione ora descritta veniva ostacolata dalla donna attraverso la saracinesca posta a protezione della porta, che veniva repentinamente abbassata dall’interno ad opera della vittima, la quale, per evitare l’aggressione, si era nel frattempo barricata all’interno dell’appartamento avvisando le linee di emergenza, per essere soccorsa.

Contestualmente allo svolgersi dei fatti ora in commento, sul posto convergeva una pattuglia del personale operante, nonché un equipaggio della volante, accorsa in ausilio; atteso lo stato di flagranza delle condotte di maltrattamenti e atti persecutori, inserite nel complessivo contesto delle indagini, da tempo avviate dagli uffici procedenti, G.B. veniva fermato e tratto in arresto, in flagranza di reato.

Per meglio illustrare la personalità dell’odierno arrestato, il quale risulta essere stato       segnalato all’autorità giudiziaria anche con altra identità, giova evidenziare che, lo stesso risulta gravato da gravi pregiudizi penali e di polizia, poiché denunciato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, furto aggravato in concorso, minaccia, violazione della legge sulla detenzione delle armi, nonché già tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Gela, ove rimarrà ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Al vaglio degli inquirenti vi sono ad oggi ulteriori episodi in cui è rimasta vittima la donna di nazionalità romena, anche al fine di dimostrare la natura e la specie di eventuali altre ipotesi di reato poste in essere dall’indagato.

L’aver tratto in arresto un pluripregiudicato per reati di siffatta violenza che, nel tempo, ha di fatto ridotto in uno stato di totale soggezione, fisica e psicologica, la propria ex compagna è, senza alcun dubbio, un positivo risultato delle Istituzioni cittadine.

Si è così posto un fermo e deciso argine alle perduranti condotte poste in essere dall’indagato, intrinsecamente insidiose e suscettibili di potere determinare conseguenze irrimediabili ed irreversibili per la vittima del reato.

 


19/11/2020

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