A seguito del consueto monitoraggio effettuato sulle piattaforme dei più noti social network, gli investigatori della Squadra Mobile hanno scoperto che su una chat Instagram, riconducibile ad un negozio multiprodotto cinese, veniva pubblicizzata la vendita di mascherine. In particolare, veniva proposto un pacco da 10 pezzi al prezzo di 50 euro.
Insospettiti, i poliziotti hanno approfondito la faccenda, contattando telefonicamente il venditore e concordando con lui un incontro in via Santa Gilla.
Nel luogo e all’orario stabilito si è presentato un cittadino cinese che portava con sé una busta contenente 3 confezioni da 10 pezzi di mascherine monouso di colore bianco, sprovviste di informazioni circa la denominazione legale o merceologica del prodotto, nome, ragione sociale, marchio del produttore o importatore UE, paese d’origine, nonché prive della marchiatura di qualità CE.
Un ulteriore controllo effettuato all’interno dell’appartamento del cittadino cinese, classe 1970, ha consentito di rinvenire altre 550 mascherine dello stesso tipo.
Tutte le mascherine sono state sottoposte a sequestro amministrativo e nei confronti del cittadino cinese è stata elevata apposita sanzione amministrativa.