Gli Agenti del Commissariato di Carbonia hanno tratto in arresto in flagranza un uomo di 46 anni per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione. Nella mattinata di ieri gli Agenti, durante gli ordinari servizi di controllo del territorio, sono intervenuti all’interno di una abitazione di Carbonia di un uomo agli arresti domiciliari, sorpreso in compagnia di altri soggetti pregiudicati dediti al consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti hanno quindi proceduto alla perquisizione di tutti i presenti ai sensi dell’art. 4 della legge 152/75, rinvenendo all’interno di un marsupio indossato da uno dei soggetti - un noto pregiudicato di 46 anni - diversi involucri di cellophane contenenti 40 gr di eroina e 22 gr di cocaina e la somma di 2.200 € in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio. I controlli, estesi anche all’appartamento, hanno consentito di recuperare ulteriore denaro contante per un totale di 10.000 € in banconote di vario taglio, tutte occultate all’interno di un giubbino rifoderato con un’accurata cucitura. Inoltre, sono stati recuperati due bilancini di precisione e vario materiale utilizzato per il confezionamento della droga. Gli Agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione di un altro appartamento in uso all’uomo, rinvenendo ulteriori due grammi di eroina, un bilancino di precisione e recuperando la refurtiva di un furto, consistente in due orologi di marca ed una fede nuziale, perpetrato qualche giorno prima in abitazione di San Giovanni Suergiu. Gli operatori hanno provveduto al sequestro della sostanza stupefacente, degli strumenti e del materiale per il suo confezionamento, del denaro provento dell’attività illecita ed infine alla restituzione immediata degli oggetti proventi di furto. Il 46enne è stato tratto in arresto in flagranza per i reati di detenzione spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione ed, al termine dell’udienza direttissima svoltasi nella mattinata odierna, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Uta.