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Un chilo di cocaina e hascisc: arrestata la madre, denunciato il figlio

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Aveva nascosto un chilo e 200 grammi di cocaina nell’armadio a muro del suo salotto.

Aveva nascosto un chilo e 200 grammi di cocaina nell’armadio a muro del suo salotto. Ma i poliziotti della Squadra mobile di Brindisi sono risaliti al nascondiglio nel corso di una perquisizione. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente la 41enne T. P., di Cellino San Marco, incensurata.

Nei guai è finito anche il figlio della donna, il 24enne G.V., anche lui di Cellino San Marco, residente in un’abitazione poco distante da quella della madre, a sua volta sorpreso con un esiguo quantitativo di hascisc e per questo denunciato a piede libero.

A giungere  sulle tracce di mamma e figlio sono stati gli agenti della Sezione antidroga in prima linea nell’attività di contrasto allo spaccio presso i locali della movida brindisina.

E in effetti è partita dal capoluogo la pista che ha condotto gli investigatori fino a Cellino San Marco, uno snodo importante sul fronte dei traffici di sostanza stupefacente nella provincia di Brindisi. Dopo aver raccolto delle segnalazioni, gli investigatori hanno cominciato a tenere d’occhio la 41enne, una sarta incensurata, osservandola durante degli spostamenti sospetti. Alla luce di tali riscontri, quindi, i poliziotti si sono recati presso l’abitazione della 41enne in via Marconi.

Qui, dietro all’armadio a muro appunto, sono stati trovati 5 involucri di diverse dimensioni contenenti un chilo e 200 grammi di cocaina purissima. Nel corso della perquisizione inoltre è stato trovato anche materiale da taglio idoneo al confezionamento della droga. Sempre nell’ambito della stessa operazione, gli agenti si sono recati anche nella casa del figlio della cellinese, dove è stato scoperto un modesto quantitativo di hascisc.

La donna, dunque, di concerto con il pm di turno della procura di Brindisi, è stata condotta presso la casa circondariale di Lecce. Ma le indagini ovviamente non si fermano qui. Obiettivo della Sezione antidroga è infatti quello di far luce sulla rete di pusher attiva fra il capoluogo e i comuni del nord Salento. Basti pensare che nel corso delle indagini che hanno preceduto l'arresto sono stati sottoposti a controllo dei soggetti residenti a Cellino e Torchiarolo, altra piazza calda nell'ambito della droga. 


04/07/2016

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