Denunciati due nomadi
La tecnica della truffa è nota e sperimentata da anni su tutte le strade italiane spesso posta in essere da nomadi “caminanti” provenienti dalla Sicilia. Nei loro luoghi di appostamento, al transito della vittima prescelta simulano l’urto utilizzando un bastone, sferrando un pugno alla carrozzeria dell’altro veicolo o anche facendo scoppiare un petardo. Poiché sono nomadi, se la truffa va a segno sono dunque difficilmente rintracciabili per la notifica dei provvedimenti a loro carico. Anche in questa provincia si è verificata una serie di reati connessi contro ignari automobilisti da parte di un gruppo di nomadi della provincia di Siracusa, fermata dai poliziotti del Commissariato di Mesagne. Le auto implicate, usate dai truffatori, erano di volta in volta una Bmw, una Seat Ibiza, una Fiat Punto, un’Alfa Romeo 147, tuttavia malgrado la tempestività degli interventi era mancata l’intercettazione dei responsabili. Nel caso di Mesagne risoltosi positivamente, i fatti si sono svolti in una via del centro dove un automobilista incolonnato nel traffico passava accanto ad un’Alfa 147 nera, parcheggiata sulla destra e con al posto di guida un uomo che sporgeva il braccio dal finestrino. In quel momento, l’automobilista avvertiva distintamente il rumore di un urto, ma essendo certo di non esserne stato la causa, perché era a sufficiente distanza laterale dalle auto parcheggiate, proseguiva la marcia. Ma si è anche accorto, subito dopo, che l’Alfa 147 nera cominciava a seguirlo, e lo ha fatto sino a quando la vittima designata non è giunta a casa. Qui l’occupante dell’Alfa è sceso , accusando l’automobilista di aver danneggiato lo specchietto retrovisore di sinistra e pretendendo un risarcimento immediato di 20 euro. Grazie alle informazioni ricevute da questo automobilista, sabato una pattuglia del commissariato ha rintracciato la vettura dei truffatori appostata sempre in una strada del centro cittadino, con a bordo il gruppo descritto nella denuncia. I due adulti sono stati identificati, originari del Siracusano, gravati da numerosi precedenti penali tra cui anche quelli di truffa. Tutti e due sono stati denunciati a piede libero per tentata truffa e colpiti da foglio di via per tre anni dal comune di Mesagne.