Il camion era stato rubato in un cantiere che si trova sulla ex statale 16 tra Carovigno e Ostuni.
Sventato l'assalto a un bancomat nella frazione di Montalbano di Fasano, grazie al rinvenimento da parte di una pattuglia del commissariato di Ostuni del mezzo meccanico che una banda specializzata aveva rubato in un cantiere e poi nascosto a breve distanza in linea d'aria sia dall'ufficio postale che dalla sede della Banca di Credito cooperativo, in una strada del piccolo centro agricolo, in via Teano. Si tratta di un camion munito di braccio pneumatico, su cui sono stati effettuati approfonditi rilievi di polizia scientifica, che saranno utili alle indagini.
Il camion era stato rubato in un cantiere che si trova sulla ex statale 16 tra Carovigno e Ostuni. Un furto che aveva messo in ginocchio il proprietario, che possiede solo quel mezzo di lavoro. Il progetto dei ladri però, secondo la polizia, andava ben oltre la sottrazione dell'autocarro con braccio meccanico. Il fatto che il pesante automezzo fosse nascosto dietro alcuni alberi di ulivo, in un terreno agricolo vicino alla strada della frazione dove si trovano un Postamat e un Bancomat, lascia pochi dubbi sull'uso che intendevano farne gli autori del furto.
Quasi certamente il colpo sarebbe stato tentato la notte successiva al giorno del ritrovamento. La polizia ricorda che nei mesi precedenti sono stati sequestrati dal personale del commissariato di Ostuni, e restituiti ai legittimi proprietari, altri mezzi rubati tra cui un camion rubato a Francavilla Fontana e ritrovato nelle campagne di Ceglie Messapica, nonché un carro attrezzi ed una Maserati rubati a San Pancrazio Salentino e rinvenuti nelle campagne tra Carovigno e San Vito dei Normanni.
Nel corso degli stessi servizi di prevenzione reati, la polizia ha denunciato a Ostuni il sorvegliato speciali. P.G. di 43 anni, per violazione degli obblighi legati alla misura di pubblica sicurezza. L'uomo infatti è stato sorpreso nel proprio appartamento in compagnia di un altro noto pregiudicato locale, un tipo di frequentazione espressamente vietato alle persone sottoposte a sorveglianza speciale dal tribunale per le misure di prevenzione.