Arrestato un 36enne.
Scoperto furto di energia elettrica per diecimila euro dagli agenti del commissariato di polizia di Ostuni. Un 36enne, M.C. è stato arrestato. L'intervento risale alla giornata di domenica 10 gennaio, quando sono stati svolti specifici servizi volti alla prevenzione e alla repressione di reati in genere ed in particolar modo di quelli che ledono il patrimonio.
Gli agenti del commissariato, si sono recati in una villetta ubicata in contrada Scopinaro, dove vi era stata la segnalazione di un sospetto andirivieni di soggetti e di auto in orari serali e notturni. I successivi accertamenti hanno consentito di riscontrare la fondatezza di quanto segnalato così è stato deciso di approfondire il controllo all'interno della villetta per scongiurare l'eventuale presenza di armi o droga. Le operazioni di controllo, inizialmente, non si sono presentate particolarmente agevoli a causa della riluttanza dei residenti nonché della presenza di un cane di grossa taglia che non agevolava gli opportuni approfondimenti. La perquisizione ha portato esito negativo circa la sospetta presenza di droga e armi nonché di materiale di illecita provenienza.
Questo però, anziché tranquillizzare i presenti, ne ha aumentato lo stato di agitazione, in particolare quello di un uomo, risultato poi essere il proprietario di uno degli appartamenti presenti all'interno della villa, quest'ultima di proprietà del suocero, gravato da innumerevoli precedenti penali per reati in materia di droga, contro la persona ed il patrimonio.
Il soggetto agitato, nello specifico ha manifestato particolare insofferenza quando gli operatori, controllando il perimetro esterno dell'abitato, si sono avvicinati a un palo dell'Enel, rinvenendo a circa 30 centimetri dallo stesso, uno scavo all'interno del terreno, abilmente coperto con materiale di fortuna misto a terriccio. A quel punto, sospettando che potesse esservi sotterrato un artifizio finalizzato all'illecita sottrazione di energia elettrica, è stato richiesto l'intervento sul posto del personale tecnico dell'Enel per un sopralluogo. È così che è stato scoperto il furto di energia elettrica che ha portato all'arresto del 36enne. Era stato creato un allaccio diretto che, eliminando e bypassando del tutto la funzionalità del contatore, consentiva di evitare che lo stesso potesse registrare i consumi di energia, potendo, inoltre beneficiare, proprio in ragione del sotterfugio architettato, di forniture di energia illimitate.
È stato inoltre accertato che l'uomo si era anche premunito di un apposito strumento detto teleruttore, di provenienza industriale che, ad eventuale indesiderata verifica da parte dei tecnici Enel, consentiva di "occultare" il sistema dell'allaccio diretto, tanto che, "staccata" la corrente, si interrompevano anche gli illeciti consumi di energia provenienti dall'allaccio diretto che veniva come schermato alla verifica stessa eseguita dal personale a ciò preposto. La specifica attività di monitoraggio del territorio di pertinenza proseguirà nei prossimi giorni al fine di garantire una quotidiana azione di controllo, a tutela e presidio della sicurezza generale.