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Pestaggi ed intimidazioni nei confronti di un allevatore.

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Identificati ed arrestati dalla Squadra Mobile.

E' stato tratto in arresto in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi un pregiudicato brindisino di anni 32, ritenuto responsabile, in concorso con altre persone, di estorsione, rapina e danneggiamento aggravato.

In particolare, le attività d'indagine condotte dagli operatori di questa Squadra Mobile, hanno avuto inizio il 10 ottobre scorso quando la locale S.O. riceveva una richiesta di ausilio da parte di un soggetto che riferiva di aver subito un tentativo di aggressione da parte di tre persone che avevano tentato di ucciderlo.

Immediatamente, un equipaggio della Squadra Mobile giungeva presso il domicilio del richiedente, constatando che gli aggressori non erano più sul posto e nel contempo gli operatori notavano evidenti segni di effrazione alla porta d'ingresso dell'abitazione.

La vittima riferiva nelle immediatezze e confermava successivamente in sede di denuncia di conoscere uno dei tre aggressori, immediatamente identificato dal personale operante per un pluripregiudicato di anni 66, il quale si era reso già responsabile di precedenti atti intimidatori e pestaggi nei suoi confronti.

In particolare il denunciante riferiva che inizialmente si era accordato per custodire presso la propria masseria, provvista di stalle, i cavalli di quest'ultimo, il quale inizialmente pagava la somma di euro 300,00, ma quando lo stesso aveva deciso di interrompere i pagamenti pattuiti, erano iniziate una serie di azioni intimidatorie, culminate, a fine luglio, con una violentissima aggressione posta in essere dall'uomo assieme ad altri due individui.

Occorre precisare che detto pregiudicato annovera numerosissimi precedenti penali e di polizia che vanno dal traffico di stupefacenti al sequestro di persona pertanto, alla luce di quanto accertato nell'immediatezza, il personale dipendente lo rintracciava, nella stessa giornata del 10 ottobre scorso, presso la sua abitazione e lo traeva in arresto in flagranza per i reati di minacce gravi, violazione di domicilio in concorso.

Le successive puntuali investigazioni, supportate anche da attività tecniche, permettevano di identificare uno dei due soggetti che in concorso con il 66enne, avevano compiuto l'azione delittuosa in argomento; a supporto dell'ipotesi investigativa, la vittima riconosceva con assoluta certezza il giovane arrestato oggi, quale autore delle aggressioni descritte, motivo per cui l'A.G. procedente, emetteva anche nei confronti del predetto il citato provvedimento restrittivo.


04/11/2015

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