Sono stati emanati dalla Questura di Brindisi.
Nella giornata odierna personale di questa Divisione Anticrimine ha provveduto a notificare nr. 3 provvedimenti che vietano la partecipazione a qualsiasi manifestazione sportiva di tipo calcistico per un periodo di anni 1 nei confronti di altrettanti esponenti della tifoseria del Potenza calcio, resisi responsabili di comportamenti violenti prima dopo e durante la partita tra le compagini del "Città di Brindisi" e il "Potenza", disputatasi lo scorso 22 febbraio presso lo stadio "Fanuzzi" di questo capoluogo. Nell'occasione, infatti, taluni tifosi lucani lanciando fumogeni ed altri oggetti all'interno del terreno di gioco, oltre ad indurre il direttore di gara alla temporanea sospensione dell'incontro, colpivano un operatore di polizia costà in servizio. Attese, pertanto, le risultanze investigative suffragate dalla documentazione video/fotografica esperita dal personale del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, nonché dai fotogrammi acquisiti dal sistema di video sorveglianza interno allo stadio, si acclarava la riconduciiltà dei descritti comportamenti "contra legem" a tre esponenti della tifoseria del Potenza. Nei confronti di costoro, dunque, sono stati irrogati i relativi provvedimento D.A.S.P.O, che impediscono ai destinatari di partecipare a qualsiasi evento agonistico calcistico sull'intero territorio nazionale per anni 1. L'irrogazione di tale sanzione segue di 24 ore l'analoga determinazione assunta da questo Ufficio nei confronti di n.5 tifosi (3 fasanesi e 2 supporters del Galatina) resisi responsabili di comportamenti in violazione delle norme in materia di ordine pubblico verificatisi in occasione della partita, tenutasi presso lo stadio comunale di Fasano, il 26 ottobre scorso tra le squadre di calcio del Fasano e del Galatina.
Com'è noto, infatti, al termine della partita, si era verificata tra le opposte tifoserie una violenta sassaiola tra alcuni scalmanati appartenenti alle opposte fazioni. Il puntuale esame dei fotogrammi relativi alla sassaiola conduceva ad acclarare identità e responsabilità di alcuni dei tifosi sia del Galatina che del Fasano. Alla luce dei successivi accertamenti, puntualmente supportati dalle strumentazioni tecniche di questo Gabinetto di Polizia Scientifica, l'attività istruttoria svolta anche dal personale della locale Divisione Anticrimine, conduceva a richiedere alla Procura della Repubblica di Brindisi misure restrittive, ex lege 401/89 del 1989, nei confronti dei predetti tifosi. Nei confronti di costoro, attese le circostanze di luogo e di fatto che ne hanno caratterizzato i comportamenti in violazione delle disposizioni di legge, la Divisione Anticrimine predisponeva altrettanti provvedimenti di D.A.S.P.O. per la durata di anni 4. I decreti in argomento venivano notificati nella mattinata odierna presso le case Circondariali di Lecce e Brindisi, dove attualmente sono reclusi i relativi destinatari. Poiché i soggetti coinvolti nelle azioni violente in argomento sono stati circa una decina, taluni dei quali parzialmente travisati, personale della Polizia Scientifica e della sezione specializzata di questa Divisione Anticrimine prosegue nella meticolosa azione di analisi dei filmati relativi, allo scopo di pervenire alla puntuale identificazione degli stessi e di potere irrogare, nei loro confronti, ulteriori provvedimenti di divieto di partecipazioni alle manifestazioni sportive.
Poichè lo strumento del D.A.S.P.O., com'è noto, costituisce lo strumento di maggiore efficacia deterrente nei confronti dei comportamenti violenti commessi in occasione di manifestazioni sportive, la Questura di Brindisi ha incrementato la dotazione di risorse umane e tecniche al fine di essere sempre più efficiente nell'azione investigativa volta alla identificazione dei soggetti violenti, che turbano l'ordine pubblico, spesso compromettendo il regolare svolgimento delle gare.