Arrestato un 50enne di Mesagne.
Sarebbe stato uno stalker in fase di separazione dalla moglie ad appiccare l'incendio che la scorsa notte ha devastato la Suzuki splash di un'avvocatessa civilista di Mesagne, danneggiando anche la Renault Megane station wagon del fratello e le facciate di un paio di abitazioni. Il 50enne, del posto, oltre alla coniuge, da qualche tempo aveva cominciato a perseguitare anche l'avvocatessa della stessa.
La sequela di minacce e comportamenti persecutori è sfociata la scorsa notte in un rogo che avrebbe potuto avere tragiche conseguenze. Intorno alle ore 5,15, i residenti di via Dei Sasso, nel centro di Mesagne, hanno chiesto l'intervento della polizia attraverso il 113. La Suzuki Splash della stimata professionista si era rapidamente trasformata in una palla di fuoco. Le fiamme si erano propagate anche al veicolo del fratello, parcheggiato davanti, a una macchina che si trovava all'interno di un garage a ai portoncini di ingresso di due case.
Sul posto si è subito recato un equipaggio di agenti della Sezione volanti. Non appena questi hanno appreso che in una delle due abitazioni minacciate dalle fiamme viveva da sola una 65enne, con l'ausilio dei vigili del fuoco hanno scardinato il portoncino blindato e hanno raggiunto la donna. La malcapitata stava per perdere i sensi. All'esterno dell'immobile è stata consegnata al personale del 118, che dopo averle prestato le prime cure l'ha accompagnata in ospedale.
Le forze dell'ordine inoltre hanno fatto allontanare il capannello di persone che si era formato intorno al rogo. In questo modo hanno scongiurato una lesione ad una ragazza che è stata sfiorata di striscio da un pezzo metallico di un'auto staccatosi durante le varie esplosioni. I pompieri, una volta domato l'incendio, non hanno trovato tracce di dolo. Ma ai poliziotti del locale commissariato non poteva sfuggire il fatto che l'avvocato civilista difendeva una donna in fase di separazione dal marito, a carico del quale in passato aveva sporto varie querele per stalking.
L'uomo aveva in più circostanze perseguitato, maltrattato e ingiuriato la moglie, tempestandola di sms, telefonate e pedinamenti con l'obiettivo di scongiurare la separazione. Ultimamente anche l'avvocato era finito nel mirino del 50enne. I poliziotti hanno subito imboccato la pista giusta e nel giro di poche ore hanno chiuso il cerchio investigativo. In serata, di concerto con il pm di turno del tribunale di Brindisi, Antonio Costantini, l'uomo è stato condotto in carcere.