La Mobile arresta due brindisini.
Le immagini riprese dalle telecamere e le testimonianze di alcune persone hanno subito indirizzato i poliziotti della Squadra mobile di Brindisi sulla pista giusta e sono scattate le manette ai polsi per due brindisini di 34 e 43 anni che lo scorso agosto svaligiarono un appartamento in via Cappuccini.
Gli indagati si impossessarono di diversi oggetti preziosi e valori. Accortosi del furto, il proprietario dell'immobile contattò subito la polizia. Gli investigatori acquisirono immediatamente le immagini riprese da un impianto di videosorveglianza presente in zona. Contestualmente vennero anche raccolte le preziose testimonianze di alcune persone che videro i due in azione.
Grazie a ulteriori accertamenti effettuati successivamente, i poliziotti appurarono che uno dei due, pochi giorni prima del furto, si era recato in un "Compro oro" per vendere alcuni oggetti di notevole valore, che secondo gli inquirenti potrebbero essere il provento di altri furti in appartamento. Per questo sono ancora in corso delle attività investigative volte ad accertare se lo stesso e il suo complice possano essere collegabili anche ad altre razzie.
Il fenomeno è stato al centro di un'escalation nei mesi estivi, al punto da rappresentare una vera e propria emergenza criminale. La Squadra Mobile ha tentato di arginare l'ondata di furti, muovendosi in due direzioni: da un lato la repressione, che consente l'individuazione dei responsabili; dall'altro la prevenzione, che vede il personale dell'ufficio impegnato in una certosina attività info-investigativa. E i frutti in effetti si vedono.