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Molestie e minacce all'ex fidanzata.

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Raggiunto da un divieto di avvicinamento.

Fine di un incubo per una donna di Ostuni che per mesi e mesi è stata perseguitata dal suo ex fidanzato perché aveva deciso di interrompere la relazione con lui. L'uomo, un 43enne, assicuratore, incensurato, è stato raggiunto da un'ordinanza applicativa della misura coercitiva di avvicinamento perché ritenuto responsabile di stalking. Non potrà più avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalla sua ex, in particolare la sua abitazione e il luogo dove lavora. Dovrà mantenere una distanza non inferiore a 300 metri e non potrà più comunicare in alcun modo con lei, né in forma scritta, né via telefono, né via internet. Al 43enne, inoltre, è stato cautelativamente ritirato un fucile da caccia legittimamente detenuto e il relativo porto d'armi.

L'ordinanza è stata emessa dal gip Giuseppe Licci, su richiesta del pm Pierpaolo Montinaro alla luce degli elementi raccolti dai poliziotti del commissariato di polizia di Ostuni, che hanno avviato scrupolose indagini in seguito a diverse richieste di aiuto, seguite da denunce, da parte della vittima. Il 43enne era anche stato invitato formalmente dal dirigente del commissariato a non avvicinarsi alla sua ex. Ma senza i risultati sperati.

La donna da gennaio a maggio di quest'anno è stata al centro di minacce, molestie e pedinamenti tanto da finire poi in preda a stati d'ansia e da aver dovuto cambiare le proprie abitudini. Ha dovuto cambiare password di accesso ai vari portali web cui era registrata. Stesso discorso per i suoi famigliari. Il suo ex, da quanto è stato accertato, l'aveva inondata di mail "dal contenuto delirante e ossessivo, dai cui contenuti si deduceva che la vittima fosse controllata nei suoi spostamenti".

In altre occasioni aveva scritto frasi offensive e volgari sui muri delle abitazioni presenti sia nei pressi di casa sua che nei luoghi di lavoro. Questa circostanza è anche stata registrata da alcune telecamere installate nelle zone interessate e l'autore è stato riconosciuto dalla vittima. Per tutti questi episodi e per evitare che venissero reiterati il gip ha ritenuto necessario emettere un'ordinanza di divieto di avvicinamento.


20/07/2015

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