Operazione del Commissariato di P.S. di Ostuni e del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce.
Un arresto per violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale e il ritrovamento di un'auto rubata a un anziano agricoltore. E' questo il bilancio di una serie di servizi attivati dagli agenti del commissariato di polizia di Ostuni unitamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia Meridionale" di Lecce, nell'ambito di un'attività di controllo del territorio potenziata in occasione dell'inizio della stagione estiva e tesa a prevenire e reprimere reati di ogni genere.
In manette è finito un 29enne di Bari-Japigia, che oltre a non aver rispettato gli obblighi della sorveglianza speciale (cui è sottoposto da dicembre del 2008) è stato denunciato per aver fornito "false dichiarazioni sull'identità e su qualità personali proprie o d'altri (art. 496 c.p.)".
Durante un'attività di controllo del territorio eseguita in località Camerini (nota zona marittima di Ostuni), i poliziotti hanno notato un soggetto che, con fare sospetto, si aggirava tra le numerose auto in sosta prevalentemente di proprietà di bagnanti. Immediatamente bloccato ed interpellato in merito alle ragioni della sua presenza, il giovane si è dimostrato evasivo e ha fornito generalità poi risultate completamente false. Durante una perquisizione personale cui è stato sottoposto proprio per il suo comportamento poco convincente, è stata trovata (nascosta in un marsupio) la "carta precettiva", il libretto rosso che indica la sottoposizione a Sorveglianza speciale delle persone pericolose, intestato allo stesso con alle spalle una lunga serie di precedenti penali e di polizia, di varia natura, compresi delitti contro il patrimonio. Concluse le formalità di rito, sentito il pubblico ministero di turno, il 29enne è stato trasferito nel carcere di Brindisi. Il cellulare in suo possesso e altro materiale sono stati sequestrati per essere sottoposti a ulteriori indagini tese a fare chiarezza sulla sua presenza in località Camerini.
Sempre durante l'attività di controllo del territorio è stata ritrovata un'auto rubata. Un ritrovamento lampo: la vittima non si era ancora resa conto del furto. Durante un posto di controllo attivato in contrada Platone i poliziotti hanno notato una Fiat Panda di colore celeste con a bordo 4 persone che alla vista degli agenti ha eseguito una repentina inversione di marcia tentando di darsi alla fuga. Naturalmente è nato un immediato inseguimento. All'altezza di una curva i fuggitivi hanno abbandonato la Fiat Panda, fuggendo in diverse direzioni nei campi circostanti. L'inseguimento, proseguito a piedi, si è concluso quando i malviventi hanno raggiunto una Volkswagen Golf di colore scuro (il cui conducente era ad attenderli in una strada interpoderale), sono saliti a bordo, dileguandosi definitivamente.
La Fiat Panda abbandonata presentava evidenti segni di scasso. E' stato subito accertato che era stata rubata poco prima a un anziano agricoltore, impegnato nell'esecuzione di lavori agricoli in un fondo di sua proprietà, poco distante dal luogo in cui era stato attivato il posto di controllo. Il proprietario, come già detto, ha ricevuto nello stesso momento la notizia del furto e del ritrovamento della sua Fiat Panda, per altro acquistata da pochi mesi. Quando i poliziotti lo hanno chiamato era ancora impegnato nel lavoro nei campi e non si era ancora accorto che l'auto non c'era più. Sono state avviate le indagini per l'individuazione dei responsabili del furto.