Armati di coltello rapinano una gioielleria in pieno giorno
Nella mattinata odierna, alle ore 10.00, giungeva segnalazione alla Sala Operativa della Questura circa una probabile rapina in atto presso la gioielleria "Giove" di questo viale Aldo Moro. Immediatamente la Centrale Operativa della Questura coordinava l'intervento delle pattuglie presenti sul territorio. Infatti dopo pochissimi minuti, giungevano sul posto un equipaggio della Sezione Volanti e un altro della Squadra Mobile.
Il personale operante adottando, stante la situazione di particolare rischio, le misure di tutela del caso, entrava all'interno della suddetta gioielleria, arrestando, in flagranza di reato, due soggetti brindisini di 27 e 34 anni entrambi con precedenti penali.
La successiva ricostruzione della dinamica dei fatti, eseguita anche attraverso il concorso dei titolari della gioielleria, permetteva di appurare che uno dei soggetti, alcuni giorni addietro, aveva eseguito un sopralluogo presso la gioielleria con il pretesto di far riparare la catenina della propria moglie.
Successivamente, nella mattinata odierna, nell'orario di apertura dell'attività commerciale si era presentato in gioielleria, con il pretesto di ritirare la predetta catenina accompagnato dal complice.
Una volta dentro, uno dei due si portava velocemente nel retro-bancone, minacciando la proprietaria della gioielleria con un coltello e cercando di immobilizzarla con della fascette in plastica del tipo da elettricista.
Le urla della donna, nonché le immagini del circuito interno di videosorveglianza del negozio, attiravano l'attenzione del marito, che, seppure con difficoltà, avendo una gamba ingessata, usciva dal retrobottega impugnando un revolver, legittimamente detenuto, mettendo in fuga i due malviventi.
Contestualmente gli operatori della Sezione Volante e della Squadra Mobile, già presenti sul posto, accedendo all'interno del locale riuscivano a bloccare i malviventi, che venivano condotti presso gli Uffici della Questura per i relativi atti.
Particolare la tecnica usata dai rapinatori per impedire che potessero lasciare impronte digitali tentando di bruciarle cospargendosi le mani di colla ciano acrilica.
Le tecniche utilizzate dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica hanno consentito comunque di recuperare le linee papillari necessarie ad acclarare l'identificazione compiuta dai rapinatori. Ovviamente non hanno fatto uso di guanti in lattice per non destare sospetti.
Sentito il P.M. si procedeva all'arresto dei due pregiudicati per tentata rapina aggravata e eventuali altri reati che verranno ravvisati dall'A.G. procedente.
Il capillare controllo del territorio ha consentito di intervenire nell'immediatezza del fatto sul posto, per cui i malfattori non hanno avuto la possibilità di dileguarsi per le vie cittadine, peraltro affollate di sabato mattina.