Servizi controllo del territorio del Commissariato di P.S. di Mesagne.
Erano le ore 03:30 odierne quando perveniva una telefonata che, concitatamente, riferiva di un furto in atto presso la struttura ricettizia denominata "Blue Rosès" sita in Mesagne, via Marconi.
In quel momento due volanti del Commissariato di P.S. di Mesagne, che svolgevano servizio di controllo del territorio, si trovavano a poca distanza dal luogo indicato. Immediatamente si portavano sul posto.
Una pattuglia ha iniziato a perlustrare l'esterno del locale ed una ha acceduto all'interno dove notava una porta in alluminio, sul retro, che si presentava con una forzatura, all'altezza della serratura, tipicamente prodotta dall'utilizzo dell'arnese denominato " piede di porco".
Contestualmente, dall'esterno, aldilà della predetta porta, esattamente dalla via Cadore, gli operatori udivano provenire un forte rumore, simile ad uno stridio, attribuibile ad un oggetto metallico trascinato.
Tutto il personale operante, pertanto, si portava in quella via ove intercettava due individui, uno travisato da uno scaldacollo di colore nero sulla faccia e l'altro dal cappuccio della tuta che indossava nonché da un berrettino, intenti a trascinare una cassa metallica. Immediatamente il personale correva nella loro direzione intimandogli di fermarsi. Gli stessi, invece, avvedutisi della presenza della Polizia, abbandonavano la cassa per strada e si davano a precipitosa fuga.
La cassa metallica risultava essere una macchina cambia-soldi installata nel locale della struttura ricettizia adibita all'utilizzo delle slot-machines.
Il fuggitivo, identificato per un 23enne di origini baresi ma residente a Mesagne, veniva prontamente raggiunto e bloccato da due operatori di volante; l'altro fuggitivo tentava di dileguarsi per le vie limitrofe ma veniva raggiunto, dopo veloce inseguimento, da due giovani agenti di polizia e veniva identificato per un 42enne mesagnese, pluripregiudicato.
I due soggetti, che risiedono poco distanti dall'Hotel Blue Roses, erano giunti a piedi e a piedi intendevano andar via con la macchina cambia soldi, al fine di aprirla comodamente a casa. Non hanno fatto i conti con la "stanchezza" dei cittadini che non vogliono più essere vittima di reati o osservatori silenziosi. Nell'ultimo periodo, in particolare, le persone hanno segnalato, hanno telefonato… si sono comportate da "cittadini attivi".
I due correi, che abitano lo stesso immobile, sono il compagno ed il figlio della stessa donna.
Negli uffici del Commissariato, il responsabile della ditta di videogiochi procedeva all'apertura della macchinetta al cui interno era custodita una somma di denaro pari a complessivi euro 2.000,00 di cui euro 835,00 in banconote di vario taglio ed euro 1.165,00 in monete di vario taglio.
La macchinetta cambia-monete veniva restituita.
Il locale ove era collocata la macchinetta cambia-monete era dotato di un sistema di video-sorveglianza interno. Dalla visione delle immagini immortalate dallo stesso si ricostruiva la dinamica del fatto-reato che iniziava alle ore 03.25. Pochi minuti prima dell'arrivo delle volanti i soggetti uscivano dal campo visivo delle telecamere attraverso la porta di alluminio forzata portandosi appresso la macchina cambia soldi.
Informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, lo stesso disponeva l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.