26 persone indagate di cui 18 tratte in arresto, tutti per il reato di associazione a delinquere finalizzata ai furti di rame, acciaio e materiale industriale.
Nella nottata di oggi personale di questa Squadra Mobile, coadiuvato nella fase esecutiva da più equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Bari e Lecce, nonchè da personale della Questura di Lecce, ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone e altre 8 indagate in stato di libertà.
Tutti i soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti ed alla ricettazione di ingenti quantitativi di rame, acciaio e materiale industriale. Gli atti predatori sono stati commessi nella zona industriale del comune di Brindisi, in opifici, siti industriali ed impianti fotovoltaici ubicati in tutta l'area salentina, tra la fine dell'anno 2012 sino alla data odierna.
In particolare l'attività in premessa ha avuto origine dall'esponenziale aumento dei furti perpetrati presso le numerose aziende che insistono presso la zona industriale di Brindisi che avevano messo a repentaglio l'esecuzione di numerose commesse milionarie e stavano creando un fortissimo allarme sociale per cui e stata posta in essere da questa Squadra Mobile una laboriosa attività investigativa concretizzatasi particolarmente in intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di pedinamento ed osservazione, sequestro di mezzi e di ingenti quantitativi di rame di provenienza furtiva.
Dall'elaborazione delle puntuali e laboriose investigazioni, si e' riusciti a ricostruire l'intera filiera criminale,riuscendo a scardinare la complessa associazione a delinquere che aveva fatto dei furti di rame, acciaio e materiale ferroso ai danni di campi fotovoltaici e opifici industriali prevalentemente nella provincia di Brindisi, il principale sostentamento alla propria attività illecita.
Nel corso della predetta attività d'indagine sono state altresì individuate e dismesse le basi logistiche ubicate nella medesima zona industriale, che la consorteria criminale utilizzava per occultare e riutilizzare i grossissimi quantitativi di materiale rubato quantificabile in circa 400 quintali di cavi di rame, attrezzature e mezzi industriali per un valore di oltre due milioni di euro.
La meticolosa attività della Squadra Mobile protrattasi -come detto - per oltre due anni ha trovato il piu' ampio consenso della locale Procura della Repubblica che ha formulato i capi di imputazione per associazione per delinquere finalizzata ai furti e ricettazione di rame, materiale ferroso e acciaio ai danni di ventisei persone per cui si ritiene che la concreta risposta che ha posto fine ad un continuo stillicidio di furti di grossissimo spessore a moltissime aziende, avrà una ricaduta estremamente positiva sotto l'aspetto sociale ed economico, atteso che i responsabili di molti opifici industriali stavano oramai da tempo minacciando di abbandonare l'attività produttiva nella città di Brindisi.
Tutti i diciotto indagati tratti in arresto sono stati associati presso la casa circondariale di Brindisi.