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Attentato al Sindaco Consales con incendio della sua autovettura.

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La Digos in pochi giorni riesce a scoprire l'autore del gesto.

Nella serata del 3 novembre u.s. veniva incendiata nel rione Bozzano alla via Belgio l'autovettura Ford Kuga in uso al Sindaco di Brindisi Cosimo Consales.

Le indagini immediatamente promosse e stimolate fortemente dal Questore, venivano avviate dalla Digos e permettevano di isolare alcuni noti pregiudicati già noti all'ufficio in quanto responsabili nel recente passato di minacce nei confronti dello stesso Sindaco.

Questi venivano tutti sottoposti a perquisizioni domiciliari nell'immediatezza dell'episodio delittuoso e nel prosieguo l'attività investigativa consentiva di acquisire copioso materiale DUR da impianti di videosorveglianza installati presso esercizi ed attività commerciali, telecamere di città e di abitazioni private. La successiva estrapolazione di files video e immagini consentiva di ricostruire nel dettaglio l'intera vicenda che aveva visto coinvolto il sindaco sin dalle sue fasi iniziali del primo pomeriggio del 3 novembre u.s. sino all'epilogo finale culminato nella tarda serata dello stesso giorno con l'attentato incendiario in danno della succitata autovettura.

L'attenta e meticolosa visione di filmati e l'esame di fonogrammi consentiva, altresì, al personale della Questura la marca e il modello della autovettura, una Daewoo Kalos di colore nero, in uso al soggetto individuato quale responsabile delle minacce in danno del sindaco e del successivo attentato.

I controlli incrociati tra le acquisizioni dei dati dell'utenza cellulare del presunto autore, l'analisi delle risultanze S.D.I. e l'ingente mole di fotogrammi video acquisiti durante l'intera settimana con sequestri di circa venti apparati video permettevano di giungere all'esatta individuazione dell'autore del grave episodio delittuoso ed identificarlo in un brindisino di 39 anni pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sorvegliato speciale.

Venivano, altresì, predisposti durante il corso di alcune nottate specifici servizi di osservazione e appostamento nei luoghi dal predetto per localizzare l'effettiva presenza della Daewoo Kalos di colore nero che effettivamente veniva rinvenuta sotto casa sua.

I riscontri positivi permettevano di pianificare alle prime luci dell'alba una perquisizione domiciliare nella dimora dello stesso ove veniva rinvenuto materiale di assoluto interesse investigativo per il prosieguo delle indagini ed in particolare un cappello, un giubbotto e un paio di scarpe particolari nonché all'interno della sua auto, tra le altre cose, un bastone di grosso diametro e molto lungo.

Il materiale veniva sequestrato in quanto ritenuto di grosso interesse investigativo in relazione agli eventi delittuosi di minacce aggravate e continuate ai danni del sindaco di Brindisi Consales Cosimo nonchè in relazione all'incendio della sua autovettura.

Condotto in Questura il soggetto dopo aver negato per alcune ore il suo coinvolgimento pieno nella vicenda, resosi conto dei numerosissimi riscontri investigativi acquisiti a suo carico, decideva alla presenza del difensore di rendere piena confessione fornendo i dettagli sulla dinamica degli eventi e sulle modalità dell'attentato incendiario attribuendo le motivazioni a ripetuti dissapori e contrasti nei confronti del primo cittadino, a suo dire, responsabile di non aver mantenuto alcune promesse fattegli nei decorsi anni per procurargli una sistemazione lavorativa.

Lo stesso veniva deferito all'AG per i reati di incendio, tentata estorsione e concorso in atti persecutori.

Continuano le indagini per acclarare ulteriori elementi che potrebbero portare anche a misure di rigore nei suoi confronti.


12/11/2014

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