Arriva la Polizia e svanisce anche il secondo tentativo.
Ci riprovano ma anche questa volta gli agenti sventano l'incendio e salvano la stessa Renault Twingo presa di mira dai piromani nella notte tra sabato e domenica. Qualora fosse rimasto qualche dubbio, a questo punto è ancora più chiara la matrice dolosa. A cui si aggiunge anche un certo accanimento contro l'auto intestata ad una 75enne ma utilizzata soprattutto dal nipote di 35 anni.
Anche questa volta era stata piazzata una diavolina sotto la ruota ma gli agenti sono riusciti ad estrarla prima che si sviluppasse l'incendio.
Sull'episodio sono in corso le indagine degli inquirenti che avevano già ascoltato sia la proprietaria dell'auto che i familiari, tra cui il nipote che di solito utilizza la Twingo. A questo punto è lecito sospettare che sia lui il bersaglio e che i piromani vogliano recapitargli un messaggio.
L'uomo non ha saputo fornire spiegazioni. Né ha raccontato di minacce subite.
Non si esclude nessuna ipotesi.
Il tempo così ridotto tra un tentativo e l'altro, evidenzia non solo l'intenzione di danneggiare l'auto, ma anche una certa sfrontatezza nei riguardi delle forze dell'ordine che solo poche ore prima avevano impedito che quel primo incendio distruggesse la vettura e, magari, provocasse danni ancora peggiori.
