Operazione "Lo Svedese" - Sette ordinanze di custodia cautelare.
Si è conclusa, con l'esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare, di cui 6 in carcere ed una agli arresti domiciliari, l'ennesima operazione antidroga condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Brindisi.
Alle fasi operative, hanno partecipato circa 30 Agenti della Squadra Mobile.
Le indagini, durate 8 mesi, hanno consentito di delineare e disarticolare due piccoli gruppi ben organizzati e non legati ad alcun contesto criminale locale, operanti nel commercio di sostanze stupefacenti, in particolare marijuana e cocaina,
In particolare, è risultata inconfutabile l'attività di spaccio posta in essere dagli arrestati i quali, con la stabile e continuativa complicità dei soggetti di loro riferimento, hanno ceduto considerevoli quantitativi di droga ai numerosissimi "clienti" residenti nel capoluogo e in comuni limitrofi tra i quali S.Vito dei Normanni.
L'attività investigativa in parola aveva preso spunto, nel decorso anno, dal fortuito arresto operato da un investigatore della dipendente Sezione Antidroga il quale, libero dal servizio, avendo notato uno scambio di droga era intervenuto bloccando uno dei due mentre era in possesso di 530 grammi di marijuana.
Era stata quindi avviata, nell'immediatezza, l'attività tecnica e di osservazione, che si era dimostrata abbastanza ardua, data la circospezione degli indagati, sospettosi e criptici nelle loro conversazioni.
Pertanto, solo grazie alla particolare professionalità degli Agenti, si era giunti a decodificare messaggi e ordinativi dandone la giusta valenza interpretativa per poi giungere ai diversi sequestri di droga che avevano riscontrato le investigazioni.
Gli uomini della Sezione Narcotici erano riusciti, infatti, ad accertare il ruolo rivestito dai capigruppo, individuare i loro rispettivi complici ottenendo, inoltre, l'identificazione di numerosi assuntori di marijuana e cocaina abitanti in città e provincia.
Un particolare era, poi, risultato singolare e ulteriormente preoccupante: le attività di osservazione avevano posto in risalto la raccapricciante circostanza che alcune acquirenti, spesso studentesse di buona famiglia, pagavano la sostanza stupefacente concedendo i loro favori sessuali, consumati spesso in maniera promiscua, agli stessi spacciatori.
Durante le fasi operative di questa mattina sono state altresì effettuate alcune perquisizioni domiciliari con l'ausilio di unità cinofile.
La predetta operazione è stata recepita in modo estremamente positivo dagli organi di stampa anche perché è la quarta, in ordine cronologico, in soli tre mesi.