Blitz antidroga: tre catture eseguite dalla Squadra Mobile.
Lunedì 6 maggio u.s. si è conclusa, con l'esecuzione di 3 ordinanze di custodia cautelare, un'operazione di Polizia condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Brindisi.
Alle fasi operative, hanno partecipato circa 15 Agenti della Squadra Mobile.
Le indagini, durate 4 mesi, hanno consentito di delineare e disarticolare un piccolo gruppo ben organizzato e non legato ad alcun contesto criminale locale, operante nel commercio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, cocaina e crack.
Proprio la presenza di quest'ultima sostanza, ben nota per i suoi effetti devastanti, ha motivato ulteriormente questi Operatori che, in pochi mesi, hanno riscontrato e acquisito gli elementi utili che hanno consentito l'emissione della misura cautelare in carcere nei confronti di tre trentenni brindisini di cui uno in servizio presso la Marina Militare Italiana con sede a Taranto, uno disoccupato e l'altro dipendente dell'Arcidiocesi di Brindisi.
In particolare, è risultata inconfutabile l'attività di spaccio posta in essere dal militare il quale, con la stabile e continuativa complicità del disoccupato, ha ceduto considerevoli quantitativi di droga ai suoi "clienti", tra i quali un soggetto che, con la sua denuncia aveva permesso l'avvio delle investigazioni e che, a causa dell'eccessivo consumo di droga aveva manifestato evidenti segni di squilibrio psichico, tanto da essere ricoverato in un centro specializzato.
Nel settembre 2012, i familiari dello stesso si erano presentati negli uffici della Sezione Antidroga e avevano rappresentato, con estremo sconcerto e tanta amarezza, il coinvolgimento del proprio congiunto in fatti di droga sfociati, dopo un utilizzo sfrenato da parte sua di varie sostanze stupefacenti, in problemi di natura psichiatrica così gravi da determinarne il ricovero in una struttura adeguata.
Era stata quindi avviata, nell'immediatezza, l'attività tecnica e di osservazione, che si era dimostrata abbastanza ardua, data la circospezione degli indagati, sospettosi e criptici nelle loro conversazioni.
Pertanto, solo grazie alla particolare professionalità degli Agenti, si era giunti a decodificare messaggi e ordinativi dandone la giusta valenza interpretativa per poi giungere ai diversi sequestri di droga che avevano riscontrato le investigazioni.
Gli uomini della Sezione Narcotici erano riusciti, infatti, ad individuare il fornitore dello stupefacente nel dipendente dell'Arcidiocesi di Brindisi ottenendo, inoltre, l'identificazione di numerosi assuntori di hashish, cocaina e, addirittura, il micidiale crack.
Durante le fasi operative sono state altresì effettuate alcune perquisizioni domiciliari con l'ausilio di unità cinofile.