Gli arrestati sono tre cittadini extracomunitari
Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile unitamente a personale del locale Ufficio Immigrazione ha tratto in arresto nr.3 cittadini di origine centrafricana, in Italia senza fissa dimora, tutti domiciliati presso la struttura alberghiera "Carbrun", situata in agro di Carovigno (BR), poichè beneficiari del permesso di soggiorno per protezione internazionale o umanitaria, in quanto gli stessi, a seguito di una denuncia sporta da un assistente legale e mediatore culturale ed in seguito ai riscontri investigativi forniti dal personale operante, sono ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata in concorso con altri connazionali allo stato ignoti, nonche' resistenza a p.u..
In particolare, nella seconda meta' del mese di dicembre scorso, nel corso di un incontro programmato durante il quale il denunciante per motivi di sicurezza era accompagnato da personale della Polizia di Stato in divisa, veniva affrontato in maniera decisamente minacciosa da alcuni ospiti della struttura.
In particolare il mediatore doveva tranquillizzare gli ospiti in ordine alla circostanza secondo la quale, nonostante i tagli effettuati dal Ministero, avrebbero comunque usufruito dell'accoglienza anche nei primi mesi del nuovo anno e che tutti comunque avrebbero avuto il permesso di soggiorno.
Le rassicurazioni non sono servite e nemmeno la presenza degli agenti in divisa in quanto l'avvocato, insieme al mediatore culturale, veniva accerchiato da una cinquantina di extracomunitari e rinchiuso in una stanza dove gli veniva impedito di uscire. Solo dopo una decina di minuti di discussione era riuscito ad avere il permesso di uscire dalla stanza ed a continuare la discussione nel piazzale interno dell'albergo.
In questa fase i soggetti, ben individuati come i più facinorosi, e conosciuti bene sia di nome che di volto, minacciavano di morte il denunciante, inoltre, durante l'animata discussione chiedevano direttamente la carta di credito della vittima, cosa che chiaramente non trovava soddisfazione e da cui scaturiva una ulteriore minaccia di morte.
Alla luce dei gravi fatti sopraevidenziati i tre cittadini extracomunitari venivano tratti in arresto e trasferiti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'A.G. competente.